30/11/2010 - La sicurezza sul lavoro come valore reale per l'impresa. In uno slogan: "Più sicurezza più=competitività". È questa l'immagine scelta per la campagna nazionale di Fondirigenti, in collaborazione con Confindustria e Federmanager e con il sostegno dell'Inali, contro gli infortuni sui luoghi di lavoro e per la nascita di una vera cultura della prevenzione. Il progetto, partito lo scorso anno e che è arrivato alle battute conclusive, si chiama SIS, Sviluppo Imprese in Sicurezza, e attraverso venti tappe in altrettante città d'Italia (tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli e Treviso) ha chiamato esperti, imprenditori e lavoratori a confrontarsi sul problema degli incidenti in azienda. Tavole rotonde e opportunità di studio rivolte sia agli imprenditori sia aimanager delle piccole e medie imprese, nella loro veste di promotori delle strategie economico- organizzative aziendali. Un'iniziativa finalizzata dunque a favorire la diffusione di una più ampia e responsabile sensibilità sui temi della sicurezza sul lavoro, che deve essere intesa non più come a esclusivo vantaggio e a responsabilità individuale ma come valore e patrimonio comune a tutti, concreta abitudine di vita lavorativa, investimento produttivo e impulso organizzativo per il vantaggio dell'azienda in termini di competitività. Nelle giornate di approfondimento i dirigenti e gli imprenditori hanno potuto ascoltare numerose testimonianze provenienti da aziende, sindacati e associazioni di categoria, conoscere le buone pratiche adottate in diverse realtà economico-produttive della Penisola, analizzare i benefici (diretti e indiretti) derivanti dagli investimenti in materia di sicurezza e valutare i costi di un ritardo in questa direzione. In particolare, grazie anche alla collaborazione delle sedi locali di Confindustria e Federmanager, che oltre ad aver ospitato i seminari e i convegni li hanno anche "personalizzati" in base alle istanze locali, ognuno dei cicli formativi ha approfondito il binomio Sicurezza-Competitività, con la qualità del prodotto e del processo considerati elementi connessi alla sicurezza sul lavoro; di quello Sicurezza-Organizzazione, basato sulla ripartizione funzionale e sull'adozione di modelli virtuosi di gestione interna; e infine quello Sicurezza-Comunicazione, che lega in maniera inscindibile l'informazione, la formazione e l'addestramento alla creazione di una vera cultura della sicurezza I cui primi promotori devono essere proprio gli imprenditori e i manager, che devono farsi carico di questo ribaltamento di prospettiva favorendolo e accompagnandolo con adeguate politiche produttive e gestionali. Le stesse che il progetto SIS ha voluto veicolare. A gennaio, un safety day dedicato alla presentazione di questa esperienza e alla condivisione dei suoi risultati, si terrà a Roma per chiudere un ciclo e per aprire una nuova fase del progetto.

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