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"Rischi in azienda: rete tra gli addetti"

fonte Il Sole 24 ore, Cristina Casadei / Sicurezza

21/01/2011 - I responsabili e gli addetti al servizio di prevenzione e protezione sulla sicurezza lanciano la proposta di un network e di una piattaforma su cui condividere esperienze e attività svolte. All' ottava convention di questi professionisti che si è svolta ieri nella sede di Assolombarda a Milano i- tempi sono sembrati maturi per lanciare il progetto di un network e di un luogo, anche virtuale, di scambio: sulla formazione, sulle esigenze, sui modelli Perilpresidente di Assolombarda Alberto Meomartini «la volontà di creare una grande famiglia per la condivisione di questi temi ha un valore emblematico».Anche per la sedeincuiènataperché qualunque sialalettura deinumeri «è innegabile che sui temi della salute e sicurezza il territorio milanese ha raggiunto un livello di attenzione alto eha sviluppato iniziativeimportanti - continua Meomartini -, oltre ad aver saputo creare un contesto capace di favorire il dialogo, la condivisione e la ricerca di soluzioni applicabili». Il cantiere a cielo aperto, l'immagine che meglio rappresenta la Milano di questi ultimi mesi, ha costretto le istituzioni ad alzare la guardia sulla sicurezza A quelle territoriali, Assolombarda «ha chiesto attenzione alle tematiche di sicurezza oggetto del nuovo piano triennale conunocchio particolare a Expo 2015 - spiega Meomartini- e alle numerose imprese che sono e saranno coinvolte nel territorio milanese alle quali per primi abbiamo posto il tema della legalità, della trasparenza e della sicurezza. Chi non denuncia questi temi in Assolombarda non ci sta». La lotta agli appalti al massimo ribasso ha messo d'accordo, da sempre, le parti sociali, come hanno rilevato ieri nella tavola rotondailpresidente del Comitato tecnico perla salute e sicurezza di Confindustria, Samy Gattegno, e isegretari confederali Vmcenzo Scudiere della Cgil, Paolo Carcassi della Uil e Fulvio Giacomassi della Cisl. Mentre Gattegno continua nella sua opera di sensibilizazione e coinvolgimento delle imprese sulla sicurezza, in lungo e in largo per l'Italia e, finito il primo roadshow che è stato segnato da 23 tappe, in febbraio comincerà il prossimo che «per ora prevede 12 tappe», dice, i tre segretari confederali lavorano in «maniera congiunta», come dice anche Scudiere, per «spingere sull'attuazione della legge - dice Carcassi -. Non dimentichiamo che è stato emanato un solo decreto». Anche per Giacomassi serve «uno sforzo forte», in questa direzione. «Il trend degli infortuni e dei morti sul lavoro è in miglioramento - sottolinea Gattegno - e questo non è dovuto alle ore lavorate in meno perché in questi ultimi due anni, con la crisi, si è lavorato in un clima peggiore. Il miglioramento è il segno che la sensibilizzazione e la formazione stanno dando dei frutti. E a questo proposito servono fondi. I risparmi conseguiti dall'Inali grazie ai comportamenti virtuosi è giusto che siano investitinella salute e sicurezza». Su cui si è fatto molto. Su cui Milano ha dimostrato di essere virtuosa, ma su cui come ha concluso Roberto Testore, responsabile del progetto sicurezza, energia e ambiente di Assolombarda, «occorre continuare a fare interventi di forte sensibilizzazione e di formazione per poter creare una cultura della sicurezza qualificata».

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