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"Scarpe protettive anche per chi opera in ristoranti e bar"

fonte La Gazzetta del Mezzogiorno / Sicurezza sul lavoro

12/03/2011 - E' in aumento il numero dei settori lavorativi che prevede l'uso di scarpe Jantinfortunistiche, un tempo utilizzate solo sui cantieri e oggi previste anche per chi opera in ristoranti o bar. La certificazione minima richiesta è SB (S Sicurezza, B Base). Questa sigla attesta che la scarpa soddisfa i requisiti fondamentali della norma EN345 che richiede il puntale d'acciaio da 200 Joule. Aggiungendo una suola antistatica con assorbimento di energia nella zona del tallone e sua relativa protezione, la scarpa sarà certificata Si. In genere, questo tipo di sistemi di sicurezza sono utilizzati da magazzinieri, operatori alberghieri, industria alimentare e in tutti quei mestieri che non hanno rischi per la pianta del piede (tipici dei cantieri con chiodi a vista). Restando su scarpe senza protezione alla pianta del piede, la certificazione S2, descrive una scarpa S1 dotata di tomaia in pelle o qualsiasi materiale impermeabile per un tempo maggiore di 60 minuti. Sono adatte per chi lavora a contatto con liquidi che verrebbero assorbiti da scarpe Si con pelli scamosciate. Solitamente hanno pelli in nabuk, fiore o anche scamosciate ma con un trattamento idrorepellente che le renda ugualmente impermeabili. Elevando il livello di sicurezza, troviamo le classicissime scarpe S&P ed S3 che non sono altro delle scarpe S1 ed S2 dotate di lamina antiperforazione Quest'ultima può essere realizzata in acciaio o in kevlar (lamina in composito). La certificazione S4 ed S5 determina scarpe impermeabili al 100% come stivali in gomma o scarpe con inserti in materiali sintetici water resistant. La scarpa S5 ha in aggiunta la lamina antiperforazione, che troviamo negli stivali di sicurezza nei cantieri e nelle scarpe alte come la «stop rain». Dopo aver scelto il livello di sicurezza, occorre valutare i vari elementi che la compongono. In primis il puntale: dispositivo di sicurezza indispensabile per la protezione delle dita del piede. In passato era esclusivamente realizzato in acciaio, materiale robusto ma pesante. Grazie alla ricerca applicata, tutti i produttori oggi possono vantare puntali in materiali tecnologici come l'alluminio e il composito (plastica a base di fibra di vetro), che uniscono robustezza a un peso decisamente inferiore Importante anche la suola, soggetta a certificazione. Infatti qualsiasi suola deve essere antiabrasione, antiolio, antiacido, antiscivolo e antistatico. Solitamente i materiali utilizzati sono il poliuretano compatto e la gomma nitrilica. Quest'ultima protegge le scarpe con certificazione HRO, ovvero quelle che resistono al calore (per contatto) fmo a 300 gradi. Scarpe usate quindi da asfaltisti, saldatori o qualsiasi mestiere dove il terreno inizia a scottare.

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