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"Protezione al primo posto"

fonte La Gazzetta del Mezzogiorno / Sicurezza sul lavoro

12/03/2011 - Nell'antinfortunistica un ruolo fondamentale lo svolgono i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), attrezzature, complementi e accessori destinati ad essere indossati e tenuti dal lavoratore allo scopo di proteggerlo da uno o più rischi suscettibili di minacciarnela sicurezza o la salute durante il lavoro. Fra le caratteristiche principali ed essenziali, i Dpi devono essere progettati e fabbricati in modo tale da essere indossati il più comodamente possibile, nella posizione appropriata e durante il periodo necessario e prevedibile dell'impiego; tenendo conto dei fattori ambientali, dei gesti da compiere e delle posizioni da assumere. A tal fine devono rispondere il più possibile alla morfologia dell'utilizzatore mediante ogni mezzo opportuno: devono essere garantiti adeguati sistemi di regolazione e di fissazione ed una gamma sufficiente di misure e numeri. In generale i dispositivi di protezione individuale devono essere progettati tenendo conto degli scenari d'utilizzo, che sono innumerevoli, e in particolar modo, gli eventuali effetti negativi imputabili ai fattori ambientali (atmosfere inquinate, clima ed ambienti confinati). Per essere certi di utilizzare strumenti idonei e certificati è importante «decifrare» la nota informativa allegata ad ogni prodotto: nome e indirizzo del fabbricante, istruzioni di deposito, di impiego, di pulizia, di manutenzione, di revisione e di disinfezione. Tale nota potrà specificare anche le classi di protezione adeguate a diversi livelli di rischio ed i corrispondenti limiti di utilizzione, la data o il termine dell'eventuale scadenza, il tipo di imballaggio appropriato per il trasporto e il significato della marcatura(se esistente) con una o più indicazioni di sicurezza (pittogrammi o ideogrammi). Conformità CE e Marchio CE) garantiscono, infine, il possesso da parte del Dpi dei requisiti essenziali. In particolare, per i dispositivi di seconda e terza categoria la dichiarazione di conformità CE da parte del fabbricante, la marcatura CE e la nota informativa del fabbricante garantiscono che è stato rilasciato un attestato di certificazione da parte di un organismo di controllo autorizzato e notificato. In questi casi la marcatura CE è completata dal contrassegno numerico dell'organismo di controllo. L'uso dei Dpi, in ogni caso, si rende necessario solo dopo aver valutato ed attuato tutte le possibili forme di protezione collettiva: è necessario considerare se sia possibile eliminare il rischio mediante misure tecniche di prevenzione, tramite procedure organizzative oppure realizzando una separazione ambientale che eviti l'esposizione a rischi. E' importante, infine, che non siano solo i datori di lavoro a rispettare le norme per mettere in sicurezza l'operaio: anche i lavoratori devono responsabilizzarsi e usare con cura i dispositivi tecnico-sanitari egli altri mezzi di protezione predisposti o forniti dalle aziende. IL PRIMO STRUMENTO L'elmetto di protezione tutela gli operai da possibili urti o cadute. Il simbolo in assoluto della protezione sui cantieri è l'elmetto o casco che tutela gli operai da eventuali urti o cadute di materiale dall'alto. Solitamente è composto da una calotta e da una bardatura regolabile che lo sorregge sulla testa: per un'adeguata protezione è infatti necessario che l'elmetto calzi perfettamente, senza alcun gioco. Questi dispositivi molto spesso vengono integrati con cuffie e visiere perla protezione da rischi multipli, quindi nella scelta dello strumento adatto alle proprie esigenze è necessario valutare la possibilità di inserimento di accessori perfettamente integrati. Gli elmetti ed i copricapi sono realizzati in modo da assorbire l'energia d'urto tramite la distruzione totale o parziale della calotta e della bardatura. La loro struttura è tanto resistente quanto fragile: al primo urto, anche di media entità, è bene sostituirlo. Spesso è difficile, infatti, individuare ad occhio nudo un eventuale danno parziale che può compromettere gravemente la tenuta dell'elmetto. Una volta messa in sicurezza la testa bisogna pensare all'udito che in alcune situazioni lavorative viene messo sotto sforzo. Esistono tre tipi di dispositivi: inserti auricolari, cuffie e caschi. I primi, introdotti nel condotto uditivo esterno, sono consigliati per pressioni sonore inferiori a 95/100 dB(A) e quando il dispositivo viene utilizzato per lunghi periodi durante la giornata. Le cuffie, invece, sono consigliate per pressioni sonore inferiori a 125 dB(A) e per brevi periodi durante la giornata. Infine i caschi proteggono tutta la testa e possono avere una ricetrasmittente per le comunicazioni verbali.

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