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"Polveri radioattive: Fazio, la nube non è pericolosa"

fonte Redazione Ambiente / Ambiente

25/03/2011 - Il ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenendo ad una trasmissione televisiva ha rassicurato sulla “nube”, o meglio sulle masse d'aria provenienti dal Giappone dopo il cataclisma e l'incidente nucleare di Fukushima chiarendo che “nessuno strumento di rilevazione, dalle Alpi alla Sicilia, ha riscontrato anomalie. Segno che è arrivata talmente diluita da non presentare più tracce di radiazioni". L'Environmental Protection Agency statunitense ha poi stimato che i livelli di radioattività in aria risultano talmente bassi da comportare per un individuo della popolazione una dose dell'ordine di centomila volte inferiore a quella normalmente ricevuta dalla radioattività naturale. Nel frattempo, l’Ispra, in un proprio comunicato del 24 marzo, ha annunciato di non aver riscontrato traccia della nube radioattiva di Fukushima. Le tracce sono talmente minime da non essere rilevate neanche dai pur precisissimi strumenti di misurazione. L’Ispra riferisce che la dispersione di radioattività dalla centrale giapponese ha risentito delle traiettorie dei venti che, hanno interessato prevalentemente l'area orientale e nord orientale, verso l'Oceano Pacifico e gli Stati Uniti, perdendo il contenuto iniziale di radioattività. Nei giorni scorsi anche l’Arpa regionale per l'ambiente dell'Emilia Romagna aveva intensificato le misure di controllo della radioattività, con il monitoraggio quotidiano e non più mensile delle radiazioni presenti nelle polveri come misura di prevenzione, secondo le indicazioni della stessa Ispra. Fra i valori monitorati, quello delle radiazioni gamma presenti nel particolato atmosferico.

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