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"Elettricità vs Fuoco"

fonte rivista antincendio / Rischio incendio

01/04/2011 - L’acqua e l’anidride carbonica sono, attualmente, i mezzi principali su cui i Vigili del fuoco possono contare per spegnere gli incendi, ma una nuova tecnologia consentirebbe di controllare l’incendio da lontano e senza provocare i danni spesso causati da un uso eccessivo di acqua. Secondo una ricerca, fondata su uno studio che riassume 200 anni di osservazioni sugli incendi e sulla loro interazione con l’elettricità, condotta presso la Harvard University da un gruppo di ricercatori, del quale fa parte anche un italiano Ludovico Cademartiri, è emerso che presto potrà essere sfruttata anche un'altra possibilità per l’estinzione degli incendi: quella dei campi elettrici. Infatti, per i ricercatori, l'elettricità potrebbe influenzare la forma delle fiamme, consentendo di piegarle, attorcigliarle, indirizzarle e, in una serie di esperimenti sarebbero riusciti a mostrare che possono anche spegnerle. "Il controllo dei fuochi è un'impresa estremamente difficile, ma la nostra ricerca ha mostrato che, applicando forti campi elettrici, si possono sopprimere le fiamme molto rapidamente. Siamo davvero esaltati per questa scoperta in un campo di ricerca quasi inesplorato. La combustione è soprattutto una reazione chimica, e una delle più importanti, eppure non è stata oggetto di adeguata attenzione. Noi abbiamo cercato di dare un quadro più completo di questa interazione davvero complessa" ha affermato Ludovico Cademartiri, che ha partecipato allo studio. Nel corso della ricerca è stata utilizzata un’apparecchiatura costituita da un amplificatore da 600 watt, ma secondo gli scienziati l'effetto si potrebbe raggiungere, nel caso di fiamme delle stesse dimensioni, già con un decimo di quella potenza.

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