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"Rinnovabili: dalle Regioni parere negativo al decreto incentivi"

fonte regioni.it / Ambiente

02/05/2011 - Le Regioni hanno espresso parere negativo sul decreto relativo agli incentivi per gli impianti fotovoltaici”, lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. “A determinare il parere negativo - ha spiegato Errani - il fatto che non siano state accolte le nostre proposte tese a salvaguardare i diritti acquisiti dagli operatori e a garantire un decremento delle tariffe in linea con le esigenze del settore e con la necessaria tutela dei posti di lavoro. Il lavoro delle Regioni ha comunque già portato a migliorare il testo proposto dal Governo e anche i passi in avanti registrati oggi vanno sottolineati. In particolare sul fronte delle bonifiche dall’amianto che il sistema premiale previsto promuoverà ulteriormente. Un risultato che oggi, (28 aprile n.d.r.), Giornata mondiale delle Vittime dell’amianto, assume anche una valenza simbolica. Importante anche l’accoglimento della proposta delle Regioni finalizzata a salvaguardare la produzione nazionale della componentistica necessaria alla realizzazione degli impianti. Le Regioni - ha concluso Errani - data l’importanza strategica dell’energia fotovoltaica nella prospettiva dell’attuazione del Protocollo di Kyoto continueranno comunque il confronto con l’esecutivo per migliorare ulteriormente il testo del decreto”.“Il decreto ministeriale su fotovoltaico e solare si può modificare, oppure farne un altro ex novo”: è quanto ha riferito il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia in risposta alla posizione negativa assunta dalle Regioni. “Bisogna dire -che molte proposte delle Regioni sono state apprezzate dal governo”, ha spiegato il sottosegretario Saglia. ''Il solare-fotovoltaico è un'esigenza del paese, delle realtà territoriali e delle imprese, le quali sono sicuro apprezzeranno il lavoro fatto per mettere a punto questo decreto ministeriale”. Al governo il decalage previsto ''sembra graduale; le imprese potranno realizzare i loro impianti con serenità da qui al 2013. Soprattutto - ha aggiunto Saglia- fino ad agosto, termine entro il quale potranno realizzare gli investimenti con gli incentivi, grazie a quanto fissato nell'ambito del terzo Conto Energia. Sul fronte degli incentivi Saglia ha concluso che ''se questi arrivano al 20-30% ci troviamo di fronte al margine giusto; ma se il livello dovesse attestarsi intorno al 70% allora ci troveremmo di fronte ad un fenomeno speculativo”.

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