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"Rifiuti, l'appello delle aziende "Sospendere il sistema Sistri""

fonte Corriere della Sera, Baccaro Antonella / Ambiente

17/05/2011 - Industria «Serve a combattere la criminalità, ma più tempo per applicarlo» Rifiuti, l'appello delle aziende «Sospendere il sistema Sistri» Da Confindustria a Rete Imprese: rischio emergenza. Ancora una proroga, la quarta, per il Sistri, il sistema elettronico di controllo che consente la traccia -bilità dei rifiuti speciali e pericolosi su tutto il territorio nazionale e di quelli solidi urbani nella Campania. E quanto chiedono Confindustria, Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop) e Confapi, in una lettera inviata ieri al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Le imprese sollecitano «un incontro urgente» per rappresentare «la gravità della situazione in cui verrebbero a trovarsi le imprese qualora tale sistema diventasse obbligatorio dal prossimo i giugno». Da quella data i rifiuti speciali saranno controllati dalla le imprese che, dal primo giugno prossimo, saranno sottoposte all'obbligo di denunciare lo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi. Operazione che dovrà essere effettuata collegandosi a un sistema informatico produzione fino alla discarica, dove verranno montate apposite telecamere di sorveglianza. Sui camion saranno sistemate scatole nere, mentre, tramite una chiavetta Usb, le imprese avranno accesso al «sistemone» per effettuare periodiche e tempestive denunce di smaltimento dei rifiuti. Una procedura che finora veniva fatta tramite il MUD, il modulo cartaceo. Già da tempo soprattutto le piccole aziende hanno sollevato il problema dei costi e della difficoltà della procedura. L'Unione artigiani di Milano ha calcolato che con il nuovo sistema, un acconciatore, ad esempio, dovrà dotarsi di computer e chiavetta per smaltire ogni anno di non più di 500-600 grammi di lamette. Una lavanderia dovrà adeguarsi per pochi flaconi di soluzioni di contatto. Il tutto sborsando circa i5o euro per l'iscrizione al sistema_ cui bigli euro necessari per l'iscrizione al sistema che immagazzina i dati riversati dalle singole aziende sullo smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi. Ma i costi di tenuta possono salire fino a 700 euro sogna anche aggiungere il costo di eventuali consulenze necessarie per fronteggiare l'adempimento. «Con il Sistri è partita una rivoluzione di legalità e di efficienza nel settore dei rifiuti, uno strumento per contrastare le ecomafie» aveva detto Prestigiacomo presentando il provvedimento, ma lo stesso ministro aveva poi accordato le proroghe. Ora le organizzazioni firmatarie della lettera, nel condividere «lo scopo per il quale è stato concepito il Sistri», ritengono che al momento «il sistema nel suo insieme non è sufficientemente collaudato per poter essere utilizzato. Nelle imprese la preoccupazione è fortissima e il malumore generalizzato. Dal prossimo i giugno — si sostiene —, 36o mila aziende non potranno infatti produrre, trasportare e smaltire i rifiuti se non utilizzando le nuove oro- Leader Emma Marcegaglia presidente di Confindustria cedure informatiche, pena gravi e onerose sanzioni». Da diversi mesi, si fa sapere, le imprese hanno testato le nuove procedure, riferendone «innumerevoli inconvenienti e malfunzionamenti». In una giornata di test, svoltasi l' i i maggio scorso, il g0%o delle imprese ha denunciato «disfunzioni di ogni genere: inutilizzabilità dei dispositivi informatici forniti dal ministero, ore e ore di impossibilità di accedere al sistema, interruzioni nei collegamenti, procedure lunghissime». Di qui la richiesta di sospendere l'applicazione del provvedimento e di essere ricevuti dal governo.

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