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"Rifiuti: le imprese criticano il collaudo del Sistri"

fonte Agi / Ambiente

19/05/2011 - Rete imprese Italia, Confindustria, Alleanza delle cooperative e Confapi chiedono al Governo "un incontro urgente sul tema del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, noto come Sistri". In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e per conoscenza al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, le quattro organizzazioni sottolineano "la gravità della situazione in cui verrebbero a trovarsi le imprese qualora tale sistema diventasse obbligatorio dal prossimo 1 giugno, come previsto dalla normativa in vigore". In particolare, si legge nella missiva, "noi condividiamo lo scopo per il quale è stato concepito il Sistri, siamo convinti che servirà a combattere la criminalità organizzata in un settore critico e che potrà comportare una semplificazione della gestione, eliminando la documentazione cartacea. Allo stato dei fatti tuttavia", aggiungono le quattro associazioni, "occorre riconoscere che il sistema nel suo insieme non è sufficientemente collaudato per poter essere utilizzato. Nelle imprese la preoccupazione è fortissima e il malumore generalizzato. Dal prossimo 1 giugno, 360 mila aziende non potranno infatti produrre, trasportare e smaltire i rifiuti se non utilizzando le nuove procedure informatiche, pena gravi e onerose sanzioni. Da diversi mesi", conclude la lettera, "le imprese testavano le nuove procedure, riferendone innumerevoli inconvenienti e malfunzionamenti. Per questo abbiamo verificato direttamente, in una giornata di test che si è svolta l'11 maggio, la situazione effettiva". Con riferimento a indiscrezioni apparse oggi sulla stampa, Confindustria precisa che, per ora, non sono in corso "trattative" con il Ministero dell'Ambiente volte a superare il problema Sistri. Si aggiunge inoltre che, al momento, non si può certo pensare a un "Sistri" a due velocità, con l'obbligo solo per alcune imprese di partire il primo giugno. Attualmente, il Sistri non è pronto neanche per le imprese di maggiori dimensioni. Si ribadisce la necessità di una sospensione dell'obbligatorietà' del Sistri e di un ripensamento dell'intero sistema.

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