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"Allarme per il batterio killer: 2500 casi in Europa. L'Oms: identificato il ceppo, è molto tossico. La Russia blocca l'import dalla Ue"

fonte Il Sole 24 Ore / Sicurezza alimentare

02/06/2011 - La variante di Escherichia Coli, il batterio killer che ha fatto 18 vittime in Europa (17 in Germania e una in Svezia), «non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione» ed è «supertossico». Lo conferma l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), dopo ricerche di laboratorio effettuate da esperti cinesi. La portavoce dell'Oms, Aphaluck Bhatiasevi, ha aggiunto che l'Organizzazione è in attesa di ulteriori informazioni dagli specialisti. Gli scienziati cinesi del Genomics Institute di Pechino, che hanno appena analizzato il ceppo tedesco di E. Coli, affermano che «la variante è nuova, estremamente contagiosa e tossica» e con geni che la rendono «resistente ad alcune classi di antibiotici». È salito ad almeno 18 morti il bilancio provvisorio dei decessi causati dalla variante del batterio «Escherichia Coli». In Germania i contagiati sono stimati in più di 2mila, a cui si devono aggiungere 490 casi tra Svezia (dove c'è stata l'unica altra vittima), Gran Bretagna, Olanda, Danimarca e Spagna. Nelle ultime ore è stato accertato un caso in Repubblica Ceca e si stanno facendo accertamenti su altri nove pazienti sospetti. Tutti i contagiati erano rientrati da viaggi in Germania. Nella sola Amburgo ci sono stati finora tre morti mentre sono ricoverate in ospedale 102 persone, fra cui 27 bambini e cinque donne incinte. Le autorità sanitarie della Germania hanno ammesso che la fonte di questa virulente forma di infezione è sconosciuta, che potrebbe continuare ancora dei mesi con il rischio che non si possa arrivare a comprenderne la cause. Berlino ha confermato che i casi stanno aumentando e rinnovato la raccomandazione ai cittadini di non mangiare cetrioli, lattuga e pomodori crudi, di lavarsi le mani prima di mangiare, pulire bene piatti e stoviglie. Uno dei sospetti è che si tratti di un batterio finito nei concimi destinati ai campi. Mentre il presidente dell'ordine dei medici afferma che il sistema sanitario è messo sotto pressione al massimo, un tedesco su due non consuma più cetrioli, pomodori e insalata. C'è chi sconsiglia anche latte crudo e derivati. Mentre circa 130 prodotti alimentari sono stati sottoposti a indagini in Bassa Sassonia, dove i casi di sospetto contagio sono 414. Nel mirino dei ricercatori, oltre alla verdura, finiscono carne di manzo, fragole, wuerstel. Bastano 25 grammi per le analisi, spiegano gli esperti. Sette casi di contaminazione da batterio killer E.Coli in Gran Bretagna. Tutti questi casi avevano un legame con la Germania. Lo ha annunciato stamani l'Agenzia nazionale inglese della protezione della sanità. Tre delle persone infette sono inglesi che hanno viaggiato in Germania di recente e quattro tedeschi. La Russi nel frattempo ha bloccato le importazioni di tutti i prodotti vegetali freschi provenienti dall'Ue e il responsabile dell'Agenzia di protezione dei consumatori ha duramente criticato la legislazione sanitaria europea. Un colpo non indifferente se si pensa che la Russia assorbe un quarto dell'export europeo. L'Unione Europea ha definito «sproporzionato» il provvediemento russo e ha preannunciato che chiederà spiegazioni a Mosca. La Commissione europea ha intanto tolto l'allarme sui cetrioli spagnoli sostenendo di non aver rilevato contaminazioni nel prodotto. Così la fonte dell'infezione di Escherichia Coli entoeroemorragico Ehec, del ceppo 0104, causa della Sindrome emolitica uremica (Hus) scoppiata circa un mese fa nella città tedesca di Amburgo, non si conosce ancora. Troppo tardi peròv l'assoluzione dei cetrioli: il prezzo è passato da 0,59 a 0,05 centesimi di euro. Secondo gli agricoltori, i danni ammontano già a 30 milioni di euro. La Spagna ha annunciato che chiederà i danni per il pregiudizio subito dall'agricoltura spagnola. «Non vi è il minimo indizio» di una implicazione dei prodotti spagnoli nella violenta epidemia batterica scoppiata in Germania sulla base delle analisi effettuate in Spagna, ha detto il capo del governo spagnolo Zapatero. Il batterio killer nel frattempo ha colpito duramente gli agricoltori europei. Gli italiani calcolano che il danno ha già superato i 20 milioni di euro, quelli spagnoli faranno causa al ministero della Sanità di Amburgo per le perdite provocate dall'allarme lanciato contro i loro prodotti e stimate in oltre 200 milioni di euro la settimana. La Coldiretti ha stimato che il bando russo scattato da oggi sulle importazioni di ortaggi e legumi freschi dall'Ue mette a rischio 4,4 milioni di euro annui di esportazioni italiane.

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