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"L'automobile elettrica non è più un miraggio"

fonte La Repubblica / Ambiente

06/06/2011 - In commissione industria alla Camera sono state incardinate le proposte di legge presentate da maggioranza ed opposizione per creare incentivi per il settore. Intanto i test EuroNCap hanno confermato la sicurezza della vettura. In Europa Londra ha già deciso la realizzazione di oltre mille punti di ricarica. Ecologia al potere: non è più una novità, certo, perché da anni gli argomenti "verdi" si sono impossessati del mondo dell'automobile, ma ora il dominio è totale perché di fatto non si parla d'altro. Un coinvolgimento profondo che non riguarda soltanto le aziende ma anche le istituzioni: non è un caso che proprio la scorsa settimana sia partito dalla Camera l'iter delle proposte di legge che incentivano l'auto elettrica. Le commissioni Trasporti e Attività produttive hanno infatti dato vita al comitato ristretto, vale a dire l'organismo chiamato a redigere un testo unificato fra le varie proposte, su cui poi discutere e presentare emendamenti. E i promotori puntano ad portare entro giugno il testo in aula. E ' p r e s t o per capire come finirà, ma qualcosa si muove, una v o l t a t a n t o con la forza delle idee bipartisan visto che le proposte di leggi p r e s e n t a t e sono sia del Pd, che ha nel c a p o g r u p p o in commissione Industria Andrea Lulli il primo firmatario, nonché del Pdl, a prima firma Agostino Ghiglia. I due testi sono stati incardinati già ad ottobre, con la loro illustrazione da parte dei due relatori, Deborah Bergamini (Pdl) e Marco Maggioni (Lega). Insomma, ora le commissioni hanno compiuto il passo decisivo, con la costituzione del comitato ristretto ma il cammino è ancora lungo, un po' perché l'auto super ecologica deve ancora essere digerita, un po' perché il viaggio è appena iniziato. Per capire il discorso, basti dire che solo il 2 5 m a g g i o scorso i crashtest EuroNcap hanno riconosciuto la più totale sicurezza delle vetture elettriche, assegnando per la prima volta il massimo punteggio (cinque stelle) nelle prove di urto. Il primato è stato conquistato dalla Nissan Leaf, un'elettrica pura. Un risultato non da poco perché adesso sono stati finalmente fugati i vari dubbi sul comportamento in caso di urto delle maxi batterie sotto i sedili posteriori e sui possibili pericoli di dispersione di elettricità ad alto voltaggio. «Gli ultimi test EuroNCap dimostrano che le auto elettriche sono sicure come quelle tradizionali - ha dichiarato il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi - e gli standard raggiunti possono essere presi come riferimento per i veicoli di prossima commercializzazione». Ma se la sicurezza sembra un problema risolto, come dicevamo quello degli incentivi ancora no. Almeno da noi perché nel resto d'Europa - aiuti economici a parte - le idee non mancano: la Nissan infatti metterà a disposizione dei possessori di Nissan Leaf la rete di ricarica di "Source London" gratuitamente. Gli automobilisti risparmieranno 100 sterline per il costo dell'abbonamento annuale, ma non è tanto questo il punto. La forza di questa idea è il fatto che gli utenti così si sentono supportati e coccolati. Il progetto "Source London" prevede infatti la realizzazione di una rete integrata di punti di ricarica pubblici nella capitale. La rete che conterà su oltre 1.300 punti verrà installata entro la fine del 2013 lungo le strade residenziali, nei supermercati, nei parcheggi pubblici, nei centri commerciali e in altri luoghi di associazione. Gli abbonati a questo progetto - che normalmente pagherebbero 100 sterline per l'adesione - avranno bisogno così di una semplice tessera per accedere alle colonnine di ricarica indipendentemente dal distretto di Londra nel quale abitano. «Voglio accelerare - ha spiegato il sindaco di Londra Boris Johnson - rapidamente la diffusione dei veicoli elettrici e rendere Londra il punto di riferimento per la mobilità elettrica in Europa. Un numero sempre più alto di automobilisti si sta orientando verso un tipo di trasporto elettrico, più verde e più pulito, che dia allo stesso tempo ai guidatori benefici aggiuntivi, tra cui l'esenzione totale dal pagamento della congestion charge nella capitale. Tutto ciò è stato progettato per dare sostanziali benefici ambientali alla nostra città». «Attraverso il progetto Source London - ha concluso il primo cittadino inglese - vogliamo rassicurare gli automobilisti e dar loro fiducia affinché possano entrare nell'universo di questa nuova fantastica ». Insomma, Londra punta decisa al primato, ma è di fondamentale importanza per la diffusione di questa tecnologia che il caso della Source London non rimanga isolato. E che altre città entrino in competizione con Boris Johnson per strappargli un primato che per ora appare saldamente nelle sue mani. Ovviamente non si vive, né si vivrà solo di auto elettriche. Così dagli Usa arriva una proposta davvero interessante, quella di montare su tutti i veicoli - così come ormai si fa da anni con lavatrici e condizionatori - una sorta di «etichetta energetica», ovvero una scheda adesiva che ne riassume le caratteristiche in t e r m i n i d i c o n s u m i energetici ed emissioni di gas serra. Prima dell'acquisto gli acquirenti potranno così farsi un'idea precisa dei costi e dell'impatto ambientale dell'automobile che si intende acquistare. In realtà più che di una proposta per gli americani si tratta di una legge, decisa dall' env i r o n m e n t a l p r o t e c t i o n agency (agenzia per la protezione dell'ambiente) e dal dipartimento dei trasporti, visto che le etichette saranno obbligatorie già a partire dal 2013, anche se potranno essere applicate già nel 2012.

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