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"Altra giornata tragica sul lavoro: 6 morti"

fonte Avvenire di Ferrario Paolo / Sicurezza sul lavoro

07/06/2011 - Altra giornata tragica sul lavoro: 6 morti. Anche ieri sei operai non sono rientrati a casa. Sei uomini morti mentre facevano il lavoro che avrebbe dovuto sostenere le loro famiglie e, invece, si è preso le loro vite. L'incidente piu grave si è verificato nel pomenggio a Vipiteno (Bolzano). A perdere la vita sono stati due operai altoatesini, che si erano calati in un pozzo nero. Le vittime - Martin Geiser, 46 anni, residente a Cermes e Thomas Steger, 33 anni di Appiano - lavoravano per la "Euro Alpe srl", un'impresa di manutenzione dei pozzi neri. Nulla da fare per i soccorritori: i due operai sono stati estratti, ormai privi di vita, dal pozzo nel quale stavano lavorando. In mattinata, un operaio romeno di 25 anni, Ionut Mihalache, era morto sul colpo dopo essere precipitato da un'altezza di circa sei metri dal tetto di un capannone industriale a Borgo Isonzo (Latina). Secondo una prima ricostruzione, l'operaio stava eseguendo lavori di manutenzione m un capannone di un'azienda metallurgica, per conto di una ditta esterna quando è scivolato cadendo a terra. Un altro lavoratore romeno, P.G., è morto folgorato mentre lavorava alla costruzione di un ponte sul fiume Giovenco nel territorio del Comune di San Benedetto dei Marsi (L'Aquila). L'uomo era alla guida di un'auto u che azionava la pompa del calcestruzzo quando ha urtato i fili dell'alta tensione. Un terzo immigrato della Romania, Gheorghe Peteleu, 43 anni, è morto in serata schiacciato dalle ruote di un camion che stava riparando. L'incidente mortale si è verificato all'interno di una concessionaria di veicoli industriali di Marina di Carrara. Secondo le prime notizie sembrerebbe che l'operaio stesse sostituendo le pastiglie dei freni al camion che improvvisamente si sarebbe spostato travolgendolo. Infine, un pescatore 52enne di Chioggia (Venezia), Luigi Via-nello, ha perso la vita nell affondamento di un peschereccio. Secondo quanto si è appreso l'uomo sarebbe rimasto intrappolato nella cabina di pilotaggio al momento dell'affondamento a circa un miglio dal porto di Chioggia. Un altro pescatore, tratto in salvo subito dopo il naufragio, si sarebbe salvato perché avrebbe fatto in tempo a lanciarsi in acqua prima che la barca si inabissasse.

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