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"Scoppia bombola di azoto liquido: gravissimo operaio"

fonte Libero Quotidiano Milano / Sicurezza sul lavoro

04/08/2011 - Stava riparando un impianto di condizionamento, come tutti i giorni. Era il suo lavoro. Andava e veniva tutti i giorni dalla ditta Termocond di Milano, dove lavorava da tempo. Un operaio esperto. Ma ieri mattina nel sistema di refrigerazione qualcosa è andato storto. Forse una scintilla partita per distrazione dalla fiamma ossidrica che aveva utilizzato per saldare alcune parti dell'impianto. Una bombola scoppia all'improvviso e in una frazione di secondo si alza una vampata di fiamme che lo avvolge. Lui, Carmine Brigantino, di 34 anni, è stato portato d'urgenza all'ospedale di Genova San Pier d'Arena, dove è ricoverato in gravissime condizioni, con ustioni sull'80% del corpo, ma non in pericolo di vita. E accaduto ieri mattina vero le 10 ad Assago, nel milanese, sul tetto del concessionario Audi della società "Fratelli Giacomel". Secondo la Polizia locale, «l'infortunato stava effettuando, insieme al suo collega rimasto illeso, la manutenzione all'impianto di refrigerazione ed è stato investito dalle fiamme. L'altro operaio che si trovava ad alcuni metri di distanza dalla deflagrazione, ha chiamato subito il 118». Immediato il soccorso e il trasporto in elicottero nel Centro grandi ustionati del capoluogo ligure. Dell'uomo non si sa molto. Residente a Caronno Pertusella, nel varesotto, teneva nel portafoglio la foto di un bambino di circa 10 anni e l'immagine di una donna nata nel 1972 e scomparsa nel 2006. Forse il ricordo di una moglie che non c'è più. Se fosse così, l'uomo lascerebbe solo il figlio piccolo. Ma al momento, gli agenti di polizia stanno cercando di raccogliere altre informazioni su Brigantino, di cui si sa per certo che abbia una sorella, avvertita per coincidenza poche ore dopo l'incidente, quando i vigili avrebbero risposto al cellulare del Brigantino, abbandonato sul tetto, che suonava con insistenza.

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