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"Scoppio in fabbrica, 10 all'ospedale"

fonte La Repubblica di Torino - Di Blasi Erica / Sicurezza sul lavoro

30/08/2011 - Una dipendente: "Ho sentito un boato terribile. 10 operai sono finiti in ospedale per un'esplosione avvenuta ieri mattina alla Denso di Poirino, multinazionale specializzata nella costruzione di sistemi termici per autoveicoli. A scoppiare è stato uno dei compressori che si trovano nel reparto di montaggio. Solo l'ora, le 7.30, ha evitato che ci fossero conseguenze gravi per i dipendenti: in quel momento infatti gli operai erano in pausa e nessuno si trovava vicino alla bombola. Il forte boato ha però creato problemi all'udito a chi in quel momento era all'interno nella fabbrica, in particolare le persone vicine al reparto. «Mi sono spaventata — racconta una ragazza dal pronto soccorso del Santa Croce di Moncalieri — . Ho sentito un boato terribile. Quando ho visto che stavo bene, sono andata a cercare i miei colleghi. Temevo che qualcuno si fosse fatto male in maniera seria: in quel momento però erano tutti lontani dalla bombola. C'era la pausa. Meno male: altrimenti sarebbe potuta essere una strage». Dopo l'esplosione sono stati chiamati i soccorsi. I medici del 118 hanno trasferito in ospedale una decina di dipendenti, smistandoli tra le Molinette di Torino e il Santa Croce di Moncalieri. Nessuno comunque in gravi condizioni: a causa dell'esplosione non hanno riportato né ustioni, né traumi. Le uniche conseguenze sono state per l'udito. «Per diversi minuti—spiega una donna, coinvolta nell'incidente alla Denso — non ho più sentito nulla. Avevo male a entrambe le orecchie: un dolore fortissimo. Quando la bombola è esplosa è stato come se mi avessero stordito. Mi sono dovuta sedere per terra. Anche i colleghi che mi erano vicino hanno avuto gli stessi problemi». I dipendenti che lamentavano dolori sono stati tutti trasferiti al pronto soccorso in parte in ambulanza, in parte—quelli meno gravi—con un pullmino. A tutti è stato diagnosticato un forte trauma all'udito: dopo essere stati visitati, già nel pomeriggio, sono comunque potuti tornare a casa. I carabinieri della Compagnia di Chieri, coordinati dal capitano Michele Capurso, stanno ora ricostruendo la dinamica dell'incidente. La Denso è una multinazionale che si occupa della produzione e dello sviluppo di impianti di condizionamento e raffreddamento, e in uno dei reparti sono appunto presenti della grosse bombole a ossigeno. Una prima ipotesi avanzata dai militari è che lo scoppio del compressore sia avvenuta a causa di un guasto tecnico. Ulteriori accertamenti sono comunque in corso: sull'incidente sta indagando anche lo Spresal.

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