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"Torcia umana nel magazzino. Lotta contro la morte al Cto"

fonte La Repubblica di Torino / Sicurezza sul lavoro

30/08/2011 -

Travasava sostanze chimiche quando è stato investito da una lingua di fuoco.

Fabio Angioni, 38 anni, sta lottando per restare in vita in un letto del centro grandi ustionati del Cto. Su quasi tutto il corpo ha ustioni di terzo grado. I medici hanno guardato negli occhi la moglie e i genitori dell'uomo: «E molto, molto grave, pregate per lui». Fabio Angioni è rimasto vittima di un incidente sul lavoro, l'ennesimo. Si è infortunato mentre stava lavorando nel magazzino dell'azienda G3 Beauty Kult, di Bruino, una ditta specializzata nella produzione di cosmetici per acconciatori. La fiammata di un'esplosione ha investito in pieno il 38enne che si è trasformato in una torcia umana. «Mi chiedo come, ancora oggi, si possa rischiare di morire sul posto di lavoro» - si dispera il padre di Fabio che, insieme alla moglie, è rientrato dalla Sardegna, dove erano in ferie.

Tutto è avvenuto l'altro pomeriggio all'interno di un laboratorio dell'azienda di via Meucci, nella zona industriale di Bruino. Fabio Angioni lavora alla G3 Beauty Kult con l'incarico di magazziniere da circa dieci anni. Un impiego che gli consente di mantenere tutta la famiglia: la moglie, un figlio di 14 anni e un altro di appena 2 anni. L'altro pomeriggio, da quello che hanno costruito gli investigatori, Angioni sarebbe stato impegnato a mescolare o travasare alcuni prodotti chimici quando, improvvisamente, un grosso bidone che contiene una di queste sostanze, si incendia.

Fabio Angioni non ha nemmeno il tempo di scansarsi, di tentare di evitare quella lingua di fuoco che lo investe completamente. Gridava: «Brucio, brucio, aiuto», hanno raccontato i suoi colleghi di lavoro agli inquirenti. Qualcuno di questi ha anche la prontezza di afferrare un estintore e scaricare la polvere sul corpo di Angioni. Altri dipendenti della G3 Beauty Kult chiamano il 118: «Stendetelo a terra e gettategli addosso dell'acqua». Come era già capitato per i sette operai della Thyssen, anche Fabio Angioni, nonostante l'85 per cento del suo corpo sia carbonizzato, resta cosciente e capisce perfettamente tutto quello che sta capitando intorno a lui.

Poi viene intubato e trasportato al pronto soccorso del Cto dove si trova ricoverato in prognosi riservata.

I medici vanno molto cauti e, prima di fornire delle indicazioni, aspettano di vedere come reagirà il fisico del magazziniere nelle prossime ore.

Intanto alla G3 Beauty Kult - da una trentina di anni una delle aziende più importanti nella creazione di prodotti cosmetici per i capelli, con un'Accademia hair education space in corso Unione Sovietica - hanno effettuato un sopralluogo i tecnici del servizio di salvaguardia e prevenzione degli infortuni sul posto di lavoro. Gli investigatori dovranno ricostruire esattamente quello che è avvenuto nel laboratorio di via Meucci. Dovranno verificare se Angioni stava lavorando in condizioni di sicurezza. Se, insomma, all'interno della ditta sono state rispettate tutte le norme di legge al fine di scongiurare tragedie evitabili.

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