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"Anche il Durc passa da internet "

fonte www.professionisti.it / Normativa

08/11/2011 - Stop al Durc cartaceo. Imprese e amministrazioni, infatti, devono richiedere, inviare e archiviare il certificato di regolarità contributiva esclusivamente per via telematica sia per i lavori privati che per quelli pubblici. In quest'ultimo caso, inoltre, le imprese non devono più presentare il documento, in quanto il Durc è richiesto direttamente dall'amministrazione interessata nei cinque giorni successivi al ricevimento dell'atto che rende necessaria la verifica della regolarità contributiva. A prevedere la semplificazione del Durc è il maxiemendamento del governo con le misure per lo sviluppo al ddl di stabilità, presentato ieri alla Camera.

La semplificazione del Durc. Il Durc è un certificato che attesta contestualmente la regolarità di un'impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi, nonché in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei confronti di Inps, Inail e casse edili. La regolarità contributiva (attestata dal Durc) serve, tra l'altro, per tutti i contratti pubblici (appalti e subappalti, sia di lavori che di servizi e forniture) e per i lavori privati in edilizia soggetti al rilascio di permesso di costruire o a denuncia inizio attività. Due le semplificazioni previste dal maxiemendamento: la prima è relativa alla procedura; la seconda è la smaterializzazione del certificato.

Oggi il Durc è previsto tra la documentazione obbligatoria da consegnare per la partecipazione e/o aggiudicazione di lavori; il maxiemendamento semplifica la procedura, esonerando le imprese dal dover presentare il certificato. Che non significa il venir meno del requisito della regolarità contributiva, in quanto a ciò provvederanno direttamente le amministrazioni interessate, tenute a formulare «le richieste di rilascio del Durc entro il termine di cinque giorni dal ricevimento dell'atto che ne rende necessaria l'acquisizione e informando contestualmente l'interessato delle richiesta».

La seconda semplificazione è la smaterializzazione del Durc. Infatti, il maxiemendamento stabilisce che, nell'ambito dei lavori pubblici e privati dell'edilizia, imprese e amministrazioni competenti richiedono, inviano e archiviano il Durc per via telematica.

Sconto apprendisti dal 2012 al 2016. Il maxiemendamento, tra l'altro, incentiva l'apprendistato per promuovere l'occupazione giovanile nelle piccole aziende (quelle con un numero di addetti fino a nove). Infatti, per i primi tre anni i datori di lavoro sono esonerati dal pagamento di contributi, fruendo così dello sconto dell'1,5% il primo anno, del 3% il secondo e del 10% il terzo anno. La versione finale del maxiemendamento prevede l'applicazione dell'incentivo esclusivamente ai contratti stipulati dal 1° gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2016 (e non dall'entrata in vigore della legge di stabilità).

Rincaro contributi dal 2012. Il maxiemendamento dispone l'aumento di un punto percentuale dell'aliquota contributiva, e della relativa aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche, per gli iscritti alla gestione separata Inps. Oggi l'aliquota è al 26,72% per la generalità dei lavoratori, salirà al 27,72% (il 27% utile ai fini pensionistici); per gli iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria e per i titolari di pensione l'aliquota oggi è al 17%, salirà al 18%. La versione finale del maxiemendamento stabilisce che gli aumenti hanno effetto a decorrere dal 1° gennaio 2012 (e non dall'entrata in vigore della legge di stabilità).

Niente Irap per la produttività aziendale. Dal 2012 le regioni potranno disporre la deduzione dalla base imponibile Irap (imposta regionale sulle attività produttive) delle somme erogate ai lavoratori in attuazione dei contratti collettivi per la produttività (un ulteriore sconto de 4-6%, dunque, che si aggiunge a detassazione e decontribuzione già previste). La versione finale del maxiemendamento precisa che gli effetti finanziaria, in tal caso, «sono esclusivamente a carico del bilancio della regione».

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