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"L'albo dei tecnici si allarga"

fonte Italia Oggi / Normativa

11/11/2011 - L'albo unico si compone di due tasselli in più: l'appoggio dei laureati triennali riuniti nel Cup3, il Coordinamento universitari e professionisti triennali, ma anche quello degli agrotecnici. Dopo mesi di trattative e di confronti tra le diverse rappresentanze di categoria, quindi, la strada per costruire l'ordine dei tecnici laureati per l'ingegneria, fortemente voluto da periti industriali, agrari e geometri, non solo sembra meno in salita ma si integra di due elementi che lo completano nella sua costituzione.
La nuova casa dei laureati triennali, saranno loro, infatti, che ne costituiranno l'ossatura principale, (periti e geometri per effetto della riforma degli istituti tecnici saranno ad esaurimento) coprirà in questo modo tutte le professioni tecniche fino ad ora rappresentate dagli ex diplomati. Una convergenza a cinque, dunque, che aveva mosso i primi passi sin dallo scorso luglio in occasione dell'incontro organizzato proprio dal Cup 3 sul futuro dei professionisti di primo livello.
«Per dare seguito all'impegno assunto in occasione del convegno organizzato dal Cup3 il 7 luglio scorso sul futuro della professione degli ingegneri iuniores», si legge nel comunicato stampa congiunto tra le diverse categorie tecniche, «si è tenuto a Roma il primo incontro del tavolo tecnico convocato dal Cup3».
A questo tavolo hanno preso parte i presidenti dei Consigli nazionali dei periti industriali, dei periti agrari e dei geometri. Ma non solo loro, perché l'accordo per la prima volta ha trovato anche una quadratura del cerchio con gli agrotecnici che hanno mostrato pieno appoggio all'iniziativa. «Prendendo spunto dalla proposta di legge n. 4321 del 28 aprile scorso di istituzione dell'Albo degli ingegneri tecnici», si legge ancora nel comunicato stampa, «le quattro categorie, unitamente alla storica associazione di rappresentanza della categoria dei laureati e professionisti di primo livello e in linea anche con una sempre più sentita esigenza di razionalizzazione e modernizzazione del quadro delle libere professioni, si sono confrontate sulla individuazione di un percorso comune che porti alla formazione di una proposta organica condivisa dalle quattro categorie professionali e dai triennali.
Una proposta che contribuisca a semplificare e ad avvicinare maggiormente le professioni tecniche italiane agli standard europei».
Con la promessa da parte dei rappresentanti delle professioni tecniche di rincontrarsi al più presto «per entrare nel merito della discussione». Del resto cercare ogni possibile raggruppamento tra professioni di area simile non fa altro che rispondere a quel desiderio di semplificazione e di razionalizzazione dell'esistente tanto richiesto da ogni governo, con l'obiettivo di andare nella direzione dell'ammodernamento del sistema.

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