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"Ispra rileva tracce di Iodio 131 in atmosfera"

fonte Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro / Ambiente

22/11/2011 - L’ISPRA, con proprio comunicato ha diffuso la notizia che l’Autorità di sicurezza nucleare della Repubblica Ceca ha rilevato la presenza in atmosfera di livelli molto bassi di Iodio 131 e che rilevamenti di analoga natura sono stati confermati anche da altri paesi europei.

Le rilevazioni dell’IAEA
La notizia è pervenuta attraverso un comunicato dell’11 novembre, dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica delle Nazioni Unite (IAEA) di Vienna. Nel comunicato la IAEA precisa che i valori misurati sono comunque talmente bassi da non rappresentare alcun rischio per la salute della popolazione, come confermato anche dall’Istituto per la radioprotezione e la sicurezza nucleare francese, l'IRSN, in un comunicato stampa emesso il 16 novembre.
l’ISPRA ha immediatamente informato i laboratori delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell’ambiente che partecipano alla Rete nazionale di sorveglianza della radioattività ambientale, RESORAD, richiedendo una verifica dei dati rilevati di routine dai sistemi di monitoraggio della rete di sorveglianza suddetta e di notificare tempestivamente l’eventuale presenza di scostamente anomali rispetto al fondo ambientale.

Gli aggiornamenti del 17 novembre
In data 17 novembre, si legge nel comunicato ISPRA, è stato fornito dall’IAEA un aggiornamento della situazione connessa con il rilevamento dello Iodio 131 in Europa, riscontrando che i risultati delle misure effettuate sullo Iodio variano da alcune unità ad alcune decine di microBq/m3. A tutt’oggi, alcuni Paesi europei hanno confermato la presenza di Iodio 131 in atmosfera e ne hanno dato comunicazione alla IAEA, mentre altri Paesi hanno confermato di non aver rilevato concentrazioni di Iodio 131 superiori ai limiti di rivelazione della loro strumentazione.

L'origine delle emissioni
Il comunicato del 17 novembre, inoltre, riporta che la IAEA ha chiesto alla Autorità di sicurezza nucleare ungherese, informazioni in merito allo stato degli impianti di produzione di radioisotopi: quest’ultima ha riportato che nel periodo dal 8 settembre al 16 novembre 2011 si è effettivamente verificato un rilascio in atmosfera di Iodio 131 dall’Institute of Isotopes Ltd di Budapest, in una quantità di radioattività di 342 GBq (con un picco di rilascio pari a 108 GBq in 48 ore fra il 12 e il 14 di ottobre). Sono quindi in corso indagini per chiarire la causa dei rilasci. L’Autorità di sicurezza nucleare ungherese ha comunque stimato che le dosi da inalazione sul territorio ungherese risultano inferiori a 10 nanoSv, ed ha comunicato che dall’evento non vi saranno effetti sanitari alla popolazione.

Le rilevazioni ARPA in Italia
L’ARPA, quanto allo stato dell’aria in Italia, riporta che nel settembre scorso la Lombardia, nel corso delle sue normali attività di monitoraggio, aveva rilevato e segnalato alle autorità competenti la presenza di tracce di iodio 131 in aria, con un valore pari a 37 micro Bq/m3, tali da non costituire alcun rischio di tipo sanitario.

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