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"Prevenzione, un concetto centrale per la salute e per l'ambiente"

fonte redazione / Ambiente

04/05/2007 - Artusa è intervenuto oggi a Camaiore al convegno dell'Unpisi
'La Regione impegnata per favorire l'autonomia professionale dei tecnici di Asl e Arpat'

'La prevenzione è un concetto centrale che è entrato da alcuni decenni a far parte della nostra cultura, sia per quanto concerne la tutela della salute, sia per la salvaguardia ambientale, e molto spesso i due aspetti sono strettamente correlati. Ma per praticare concretamente la prevenzione, occorre che si diffonda maggiormente un modo di operare in squadra da parte di tutti i professionisti - medici, veterinari, infermieri, chimici, fisici, tecnici di prevenzione - che operano all'interno delle strutture ad essa demandate'. Lo ha affermato oggi a Camaiore l'assessore all'ambiente Marino Artusa, chiudendo i lavori del convegno dell'Unpisi (Unione nazionale dei tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro).

'Alcuni passi in questo senso sono già stati compiuti – ha proseguito l'assessore Artusa - ma bisogna andare avanti sul percorso già tracciato perché la prevenzione sia attuata con il contributo fondamentale dell'operato di tutti i professionisti interessati'.

Dopo aver riassunto le tappe principali della normativa a livello nazionale, a partire dalla legge 833 del 1978 che portò un profondo mutamento nell'organizzazione dei servizi sanitari, Artusa ha poi sottolineato che 'la Regione Toscana non è rimasta inerte di fronte all'evoluzione del quadro normativo nazionale e in alcuni casi ha precorso i tempi, emanando norme che molto spesso sono state recepite o prese a modello da altre Regioni. Fin dal 1990 con la legge regionale 38 e poi con il successivo Piano sanitario regionale, la Toscana ha posto le basi per creare delle unità operative di vigilanza e ispezione, e questo ha dato visibilità e dignità professionale anche alle figure tecniche operanti all'intendo delle aziende sanitarie'.

Un percorso analogo è stato effettuato anche per quanto concerne il personale tecnico operante all'interno dell'Arpat, dove le sue funzioni ed i suoi compiti hanno assunto via via sempre maggior importanza ed autonomia. 'Siamo certi - ha detto ancora l'assessore all'ambiente - che il tecnico della prevenzione, grazie anche al nuovo percorso formativo previsto, costituito sia dalla laurea di primo livello che da quella specialistica, potrà assumere in futuro un ruolo ancor più significativo all'interno dei servizi e delle strutture in cui opera. Molto resta ancora da fare, ma la Regione Toscana farà la sua parte per continuare a favorire l'evoluzione e l'autonomia professionale dei tecnici di prevenzione e assecondare questo importante processo di crescita'

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