23/02/2012 - Una clausola del bando di gara che richieda specifica documentazione di salute e sicurezza può essere considerata illegittima? A quanto pare no secondo il Consiglio di Stato che si è espresso sull’argomento con sentenza numero 564 del 2 febbraio 2012.

Il caso in analisi
Nel caso di specie, era stata contestata una clausola di un bando che imponeva requisiti di partecipazione diversi ed ulteriori rispetto a quelli generali già comprovati con la attestazione SOA, ma riguardava piuttosto l’ulteriore specifico profilo di idoneità tecnica professionale indicato dall’allegato XVII al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, secondo cui “le imprese affidatarie dovranno indicare al committente o al responsabile dei lavori almeno il nominativo del soggetto o i nominativi dei soggetti della propria impresa, con le specifiche mansioni, incaricati per l’assolvimento dei compiti di cui all’articolo 97”.

La decisione del Consiglio
Secondo il Consiglio, la ratio della richiesta, coerente con le finalità delle disposizioni normative in materia di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, è permettere all’amministrazione affidataria di espletare il compito di verificare le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento (art. 97, comma 1, del citato D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81), ed è pertanto legittima, non sovrapponendosi in alcun modo alla generale capacità tecnico – organizzativa ed economica provata con l’attestazione SOA.

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