21/03/2012 - A distanza di poco tempo dall’incidente nel cantiere di allestimento di un palco per il concerto di Laura Pausini, si torna a parlare di sicurezza delle strutture che ospitano pubblici spettacoli: sotto i riflettori, stavolta, la Scala di Milano.

Nel celebre teatro si stavano infatti svolgendo alcuni lavori di sistemazione del palco, quando un fondale di legno e ferro in allestimento si è rovesciato sul palco. Era infatti rimasto aperto un portellone del retropalco, sprovvisto dei necessari fermi: un’improvvisa folata di vento ha fatto ribaltare a terra l’allestimento, fortunatamente quando nessuno era presente nel teatro. La denuncia alla Asl è arrivata dai lavoratori della Confederazione unitaria di base (Cub) ed ha portato all’accertamento della situazione di pericolo.

Non ci sono stati feriti, ma la Scala ha dovuto pagare una salata multa e l’Asl ha richiesto, per ogni nuovo spettacolo, la presentazione del documento di valutazione dei rischi ed ha previsto controlli ed ispezioni costanti. Non c’è stata però una valutazione sulla staticità e l’equilibrio della scenografia, che avrebbe portato alla chiusura del teatro ed al fermo degli spettacoli in programmazione.

Come riporta il Fatto Quotidiano, la Scala era stata già teatro di crolli improvvisi: lo scorso autunno era caduta a terra una quinta, in aprile durante l’allestimento della Turandot si era verificato un sovraccarico dei ponti che movimentano la scena.
Si attende quindi che dal Governo arrivino nuove regole a garanzia della tutela dell’incolumità fisica di coloro che operano dietro i palchi di qualsiasi pubblico spettacolo, e maggiore controllo sui cantieri all’interno dei palazzetti dello sport utilizzati per l’allestimento di concerti ad alta concentrazione di pubblico.

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