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"La validità dei crediti formativi per RSPP/ASPP"

fonte puntosicuro.it / Formazione ed informazione

19/04/2012 - La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione ( CIIP) ha favorito la presentazione di due interpellanze parlamentari (allegate) per:
 
- portare allo scoperto la insopportabile esistenza di iniziative che vengono " spacciate" per " Formazione con Crediti RSPP e ASPP", anche in eventi tipo Convegni, Forum e simili, che prevedono la presenza di oltre 30 persone,  a volte anche di 100 o 200 persone, se non oltre;
- denunciare che tali iniziative sono chiaramente illegittime già nel tipo di evento ( Convegno, Forum, riunione, ecc. - anziché " Corso"),  nonché per la dichiarata possibilità di consentire la partecipazione e di riconoscere e concedere crediti ad oltre 30 persone/cad. Corso;
- ribadire l'importanza della Formazione vera, che è tale SOLO se garantisce elementi minimi e insopprimibili, dichiarati e certi, tra cui: definizione dei fabbisogni formativi, progettazione didattica coerente, numero massimo dei partecipanti, modalità di registrazione, verifiche di ingresso, intermedie e finali, tipologia e valenza dei materiali didattici, successivo mantenimento di in-formazione e aggiornamento ai partecipanti, ecc.
 
Come prevedono tutte le decisioni sancite negli Accordiin sede di Conferenza Stato-Regioni:
a partire dagli Accordi RSPP/ASPP del 26-01-2006 e Linee Guida del 05.10.2006, che ricordiamo essere state approvate (come il D.Lgs. 195/2003 e l'art. 8-bis del D.Lgs. 626/94) a fronte della condanna dell'Italia per  sentenza della Corte di giustizia delle Comunità Europee nella causa C-49/00, che ha dichiarato che " non avendo definito le capacità e le attitudini di cui devono essere in possesso le persone responsabili delle attività di protezione e di prevenzione dei rischi professionali per la salute e la sicurezza dei lavoratori, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi che ad essa incombono in forza degli artt. 6, n. 3, lett. a), e 7, nn. 3, 5 e 8, della direttiva del Consiglio 12 giugno 1989, 89/391/CEE, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro";
- fino agli Accordi Dirigenti, Preposti e lavoratori e Datori lavoro/RSPP del 21.12.201 1, che prescrivono obblighi simili, in particolare, modalità didattiche e un massimo di 35 partecipanti;
 
le suddette decisioni degli Accordi Stato-Regioni, prescrivono che i "CORSI":
- devono prevedere un numero massimo di partecipanti: 30 nel caso di RSPP e ASPP (e  35 nel caso di lavoratori, dirigenti e preposti);
- devono essere realizzati con metodologie di apprendimento che garantiscano un equilibrio tra lezioni frontali, esercitazioni in aula e relative discussioni, nonché lavori di gruppo, nel rispetto del monte ore complessivo prefissato per ogni modulo;
- devono favorire metodologie di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione.
 
Oggi, purtroppo, varie proposte " spacciate" che prevedono la presenza di oltre 30 persone,  a volte anche con 100 e oltre e dichiarano di potere assegnare "crediti formativi per RSPP/ASPP" sono al di fuori da ogni ratio di formazione vera e, anzi, mostrano rilievi di illegittimità formale o sostanziale.
 
Come si può ammettere che:
- ai Corsi di formazione e aggiornamento RSPP/ASPP possano partecipare 50/100 o oltre 100 persone  (gli RSPP  hanno obblighi rilevanti ed essenziali, tra i quali collaborare e partecipare alla valutazione di "tutti" i rischi e alla redazione del DVR e del DUVRI !);
- quando è 35 il massimo numero previsto per i lavoratori, preposti e dirigenti!

Tutte le proposte che consentono la partecipazione di oltre 30 RSPP (e a maggior ragione se la consentono senza limite dichiarato, addirittura oltre le 100 o 200 persone) vanno denunciate, con forza da parte di tutti coloro che operano con coerenza e correttezza, affinché la formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro sia vera, adeguata e sufficiente come previsto dal D.Lgs. 81/2008.
 
Per questi motivi la CIIP ha chiesto, operato e favorito:
- il deposito di 2 INTERROGAZIONI parlamentari rivolte al Ministro del Lavoro, Prof.ssa Elsa Fornero;
- l’esame da parte della Conferenza Stato-Regioni e delle Regioni (Coordinamenti competenti per materia).
 
Le 2 interpellanze parlamentari già depositate:
- Camera dei Deputati, Interrogazione n. 5-06587, primo firmatario l’On. Antonio Boccuzzi, assieme agli On. Miglioli, Berretta, Esposito, Rampi, Schirru, Codrelli, Mattesini (Commissione Lavoro) (formato PDF, 72 kB);
 
 
- Senato, Atto di Sindacato Ispettivo n. 3-02782, primi firmatari i Sen. Paolo Nerozzi e Giorgio Roilo (Commissioni Lavoro e di Inchiestainfortuni) e Sen. Francesco Ferrante (Commissione Ambiente) (formato PDF, 87 kB).

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