31/05/2012 - La Commissione Europea ha deciso di finanziare un innovativo progetto, noto come Progetto Bacsin che intende sfruttare batteri e altri microrganismi come spazzini in grado di ripulire i siti contaminati da rifiuti tossici e pericolosi.

L’utilizzo di questi microrganismi può riguardare stabilimenti chimici e anche basi militari che inquinano il territorio e l’ambiente circostante.
Il progetto ha rispolverato studi diffusi già negli anni 70 su questi particolari batteri e sulla loro capacità di nutrirsi di particelle inquinanti, riuscendo ad eliminarle. Nelle prime sperimentazioni, però, i batteri non riuscivano a sopravviere a lungo negli ambienti contaminati.

Ora un team svizzero ha deciso di implementare i risultati già ottenuti, ed ha pensato di difendere i virus “spazzini”, ospitandoli in alcune piante in grado di fornire loro i nutrienti necessari per permetterne la moltiplicazione. La diffusione dei batteri permette la digestione dei rifiuti in maniera estremamente veloce.
Molti delle sperimentazioni, inoltre, hanno portato all’utilizzo del batterio “spazzino” contro sostanze ritenute cancerogene presenti in carburanti e solventi chimici, prestandoli a future applicazioni per risolvere il problema della contaminazione dei suoli.

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