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"Offerta formativa per RSPP/ASPP: discussione alla Camera"

fonte www.insic.it / Formazione ed informazione

15/06/2012 - Durante una seduta del 6 giugno scorso alla Camera, si è svolta il vice-ministro Martone ha risposto all'interrogazione parlamentare presentata ad aprile alla Camera, relativamente alle offerte formative per RSPP e ASPP.

Le critiche dei deputati riguardano l’attivazione e promozione, anche con pubblicizzazione su siti internet, di iniziative tipo "seminari" ovvero "convegni" ovvero "forum" ovvero altre "riunioni", comunque definite, che non corrispondono a veri "corsi" di formazione e di aggiornamento, come prescritti dalla vigente normativa; in particolare non sarebbero corrispondenti alle prescrizioni dei punti 2.1. e 2.2 del citato Accordo Stato-Regioni del 26 gennaio 2006.
I deputati hanno chiesto che il Governo verifichi che i "corsi" previsti dal D.Lgs. 81/2008, all'articolo 32, relativi alla formazione e aggiornamento dei RSPP e ASPP venissero svolti e avessero validità esclusivamente in presenza di quanto prescritto ai punti 2.1 e 2.2 dell'Accordo Stato Regioni sancito il 26 gennaio 2006. Inoltre, i deputati hanno indicato requisiti e condizioni per la conformità del corso alla previsione normativa.

Il vice-ministro, in risposta ai quesiti parlamentari, ha ricordato che il ministero del Lavoro ha già fornito, con la circolare n. 20 del 29 luglio 2011, alcune indicazioni operative in merito all'attività di formazione svolta da organismi paritetici o realizzata in collaborazione con essi, cui faranno seguito ulteriori istruzioni.
Inoltre, il viceministro ha annunciato che sono in corso delle intese con il Coordinamento tecnico delle Regioni per la revisione dell'accordo Stato-Regioni del 26 gennaio 2006 con riferimento ai corsi di formazione e aggiornamento per i responsabili (RSPP) e per gli addetti (ASPP).

Nella possibile  revisione dell'accordo del 2006, che si rende necessaria per chiarire i dubbi interpretativi e facilitare anche l'attività di verifica sull'effettività della formazione, il vice-ministro ha assicurato che verrà ribadita la necessità del rispetto di tutti i requisiti previsti ai fini della validità del corso.
Per quanto riguarda i controlli da porre in essere, si è infine deciso di programmare le azioni di vigilanza nel "Comitato per l'indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro", presieduto dal Ministro della salute, di cui all'articolo 5 del Testo Unico di Sicurezza.

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