07/11/2012 - Il Parlamento europeo, durante la sessione plenaria dello scorso 23 ottobre, ha apportato un provvedimento di modifica dell’attuale legislazione in materia di lavoratori marittimi, prevedendo rigidi livelli minimi di formazione e stringenti requisiti di idoneità fisica per il personale impiegato in mare.

In tal modo il diritto comunitario si allinea alle nuove norme stabilite dall'Organizzazione marittima internazionale ( IMO) che dovranno essere poi adottati dagli Stati membri.
Le recenti modifiche alla Convenzione IMO, trasposti nel diritto comunitario riguardano gli standard di addestramento e certificazione medica, con l’obiettivo di prevenire le frodi nel conseguimento dei certificati e mirano ad innalzare gli attuali standard medici, migliorare la formazione di sicurezza, in particolare relativamente ai rischi derivanti dalla pirateria e dalle rapine a mano armata.

Le nuove regole europee prevedono anche limiti più rigorosi per le esenzioni dai periodi di riposo obbligatorio, anche durante le operazioni di perforazione.
Il testo del provvedimento di modifica è stato concordato con il Consiglio europeo, e verrà completato con ulteriori dati statistici che sta raccogliendo la Commissione europea per avere un quadro completo della professione dell’operatore marittimo in Europa.

Ricordiamo che il 20 maggio di quest'anno è stato raggiunto un importante accordo di settore fra lavoratori e datori di lavoro europei sugli standard minimi di salute e sicurezza sul lavoro da garantire in Europa: l'atto sarà inglobato in una prossima direttiva europea che dovrà contrastare l'alto fenomeno infortunistico del settore.

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