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"Malattie croniche sul lavoro, come difendere i lavoratori"

fonte www.insic.it / Salute

13/12/2012 - L’’EU-OSHA ha realizzato una guida per promuovere luoghi di lavoro sicuri e salubri con particolare riferimento alla tutela dei lavoratori affetti da malattie croniche.

La guida si rivolge quindi, in particolare, a datori di lavoro e dirigenti che hanno a che fare con questa tipologia di lavoratori, individua le modalità più adeguate per garantire la loro presenza sul luogo di lavoro o aiuta ad organizzare il ritorno del lavoratore sul posto di lavoro dopo il periodo di assenza.
La guida, disponibile solo in lingua inglese, contiene un Manuale di buone pratiche sulle malattie croniche sul lavoro, riporta cosa si intende per promozione della salute, per “ritorno al lavoro” e contiene un focus informativo sulle malattie croniche nel contesto dell'occupazione sostenibile.
Inoltre, indica quali azioni possono subito essere intraprese dal datore di lavoro attraverso un “piano d’azione” articolato in sei passi. Contiene anche un elenco di partecipanti al progetto, link utili, e una check list sulle tecniche di sostegno responsabile per il ritorno al lavoro.

Inoltre, sull’argomento è stata realizzata una Campagna informativa specifica, dal titolo "PH Work: Promoting Healthy Work for People with Chronic Illness", giunta alla nona edizione, che ha l’obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica circa l'importanza di mantenere e incoraggiare il ritorno al lavoro dei dipendenti affetti da malattie croniche.
In base agli studi diffusi dalla Campagna, infatti, circa il 23,5% della popolazione attiva nell'UE-27 ha riferito di soffrire di una malattia cronica e il 19% del campione interessato ha dichiarato di averne sofferto a lungo, già in passato. Queste condizioni interessano gran parte della forza lavoro europea e non andrebbero perciò sottovalutate. Gli esempi di malattie croniche più diffuse sono: il diabete, l'asma, epilessia, cancro, insufficienza cardiaca, disturbi muscolo-scheletrici, epatite, HIV, depressione, abuso di alcol e droga, ecc.

Secondo la Campagna, la rilevanza di dei fenomeni di malattia cronica si ripercuote sull’allontanamento volontario o coatto dal luogo di lavoro: spesso le strade scelte vanno dal pensionamento anticipato al ricorso alla invalidità permanente. Anche l’OCSE nel 2010 si accorse del fenomeno e sottolineò che nel corso degli anni era cresciuto il numero dei lavoratori che avevano lasciato il posto di lavoro per problemi di salute o per intervenuta invalidità; inoltre, troppe poche persone con ridotte capacità lavorative riuscivano a rimanere nel mondo del lavoro. Un dato che ha degli influssi sulla vita economica dell’azienda in termini di costi-sostituzione e di produttività del singolo dipendente.

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