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"190 milioni di euro per la nascita di nuove imprese al Sud"

fonte www.lavoripubblici.it / Normativa

14/06/2013 - Istituito un nuovo regime di aiuto finalizzato alla promozione della nascita di nuove imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, in attuazione di una specifica azione prevista nel PON "Ricerca e competitività" FESR 2007-2013. Lo ha previsto il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 6 marzo 2013 recante "Istituzione di un regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita di nuove imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia" pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 134 del 10 giugno 2013.

Al fine di creare le condizioni per la nascita di nuova imprenditorialità, di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi, di sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata, il decreto istituisce un apposito regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita di nuove imprese nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, le risorse messe a disposizione ammontano a 190 milioni di euro così suddivise:
  • euro 100.000.000,00 (centomilioni) a valere sulle risorse rivenienti dai "progetti coerenti", così come individuati nella relazione finale di esecuzione del Programma Operativo Nazionale "Sviluppo Imprenditoriale Locale" 2000-2006, per il finanziamento della misura per le piccole imprese di nuova costruzione di cui al titolo II del decreto;
  • euro 90.000.000,00 (novantamilioni) a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale "Ricerca e Competitività" FESR 2007-2013 e sulle risorse del Piano di Azione Coesione, per il finanziamento della misura a sostegno dei programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico, di cui al titolo III del decreto.


I Soggetti beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni previste le imprese, ivi incluse le start-up innovative che possiedono le seguenti caratteristiche:

  • costituite da non più di sei mesi dalla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • di piccola dimensione, ai sensi di quanto previsto all'allegato 1 del Regolamento GBER;
  • con sede legale e operativa ubicata nei territori delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • costituite in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, i cui soci siano rappresentati esclusivamente da persone fisiche, fermo restando quanto specificamente previsto all'art. 25 del decreto-legge n. 179/2012 per le start-up innovative;
  • in cui la compagine societaria sia composta, in maggioranza assoluta numerica e di partecipazione, da persone fisiche.


Possono, inoltre, richiedere le agevolazioni previste le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, purché l'impresa sia formalmente costituita entro e non oltre trenta giorni dalla data della comunicazione per l'ammissione alle agevolazioni.

Per l'accesso alle agevolazioni, le imprese devono:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposti a procedure concorsuali;
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.


Le agevolazioni previste sono suddivise in:

  • aiuti in favore delle piccole imprese di nuova costituzione (Titolo II del decreto);
  • sostegno ai programmi di investimento effettuati da nuove imprese digitali e/o a contenuto tecnologico (Titolo III del decreto).


Nel primo caso, sono ammissibili alle agevolazioni i seguenti costi, sostenuti dall'impresa a decorrere dalla data di presentazione della domanda e non oltre quattro anni dalla stessa data:

  • interessi sui finanziamenti esterni concessi all'impresa;
  • spese di affitto di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, con particolare riferimento a quelli connessi all'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, necessari all'attività di impresa;
  • ammortamento e canoni di leasing relativi agli impianti, macchinari e attrezzature di cui al precedente punto;
  • costi salariali relativi al personale dipendente.


Nel secondo caso sono ammissibili le seguenti spese:

  • impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, funzionali alla realizzazione del programma di investimento;
  • componenti hardware e software funzionali al progetto di investimento;
  • brevetti e licenze;
  • certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché direttamente correlate alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
  • progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi.

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