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"Centrale unica di committenza: L'obbligo slitta al 31 dicembre 2013"

fonte www.lavoripubblici.it / Edilizia

18/06/2013 - Sarà differita al 31 dicembre 2013 l'entrata in vigore della centrale unica di committenza per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti.
Lo stabilisce un emendamento approvato dal Senato al disegno di legge n. 576, di conversione in legge del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, in attesa ora del passaggio alla Camera dei Deputati.

Ricordiamo che l'obbligo per i piccoli Comuni fino a 5.000 abitanti di utilizzare un'unica centrale di committenza per l'acquisizione di lavori servizi e forniture è stato introdotto dall' articolo 23, comma 5, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (decreto legge “Salva Italia”) convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 e sarebbe dovuto entrare in vigore per i bandi pubblicati dopo il 31 marzo 2013.
"La previsione della costituzione obbligatoria, entro il 31 marzo 2013, della Centrale unica di Committenza per l'acquisizione di lavori, servizi e forniture, prevista per i Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, rischiava di determinare un ulteriore elemento di incertezza e di blocco degli investimenti locali", ha affermato il Coordinatore nazionale ANCI dei Piccoli Comuni, Mauro Guerra aggiungendo che "L'attuazione della Centrale unica di Committenza sta già provocando notevoli difficoltà attuative e interpretative nelle imprese operanti nei territori dei piccoli Comuni che amministrano il 54% del territorio nazionale".

Con l'emendamento in argomento, oltre alla proroga al 31 diecmbre 2013, sono fatti salvi tutti i bandi e gli avvisi di gara pubblicati a far data dal 1° aprile 2013 fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, annullando, così le sanzioni per i comuni che non si sono adeguati entro il 31 marzo.
La proroga al 31 dicembre 2013 è, senz'altro, molto utile per i piccoli comuni già in difficoltà con il rispetto degli obblighi di gestione associata delle funzioni fondamentali. Entro fine anno infatti i piccoli comuni dovranno associare in unioni e convenzioni tutte le loro funzioni.
Tempo, dunque, sino al 31 diecmbre 2013 per i comuni per prepararsi a tutte le novità e più tempo anche per cercare di dirimere alcuni dubbi interpretativi sulla centrale unica di committenza e sulle relative modalità di attuazione.

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