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"Umbria, via libera alla legge per la prevenzione delle cadute dall’alto"

fonte www.edilportale.com / Sicurezza sul lavoro

01/08/2013 - Prevenire le cadute dall’alto e da sfondamento nell’esecuzione di lavori su coperture e facciate: è l’obiettivo di una legge che la Regione Umbria, dopo l’approvazione del Consiglio, si appresta a pubblicare.

La legge promuove la cultura della sicurezza sul lavoro attraverso una forte campagna di prevenzione, la formazione di lavoratori e addetti alla progettazione, attività di controllo, l’obbligo di rendicontazione tecnica scritta e di misure di protezione.
 
La norma si rivolge anche i singoli cittadini che eseguano lavori ad un’altezza superiore a due metri e prescrive, in caso di lavori in quota su edifici, l’impiego di sistemi di ancoraggio permanenti per tutelare i lavoratori da eventuali cadute.
 
Per lavori su coperture e facciate sarà obbligatorio integrare la richiesta di permesso a costruire o Scia con un elaborato tecnico che contenga le indicazioni progettuali, le prescrizioni tecniche, le certificazioni di conformità e quant’altro necessario ai fini della prevenzione e protezione dei rischi di caduta dall’alto.
 
L’assenza o l’incompletezza dell’elaborato tecnico determinerà l’irricevibilità della pratica edilizia. Inoltre, l’elaborato dovrà essere aggiornato nel caso di interventi su coperture e facciate e dovrà essere messo a disposizione di coloro i quali svolgano attività in quota sull’edificio.
 
Parte del provvedimento era stato adottato lo scorso marzo dalla Giunta regionale per disciplinare, al sicuro da cadute dall’alto, lo svolgimento delle attività connesse alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e delle attività di tutela e valorizzazione ambientale ( leggi tutto).
 
“Si tratta di una battaglia culturale - ha spiegato l’assessore per la Sicurezza nei cantieri, Stefano Vinti - per prevenire le cadute dall'alto e da sfondamento durante lo svolgersi di qualsiasi attività, dall’edilizia all’agricoltura ed all’allestimento di strutture provvisorie per spettacoli teatrali, musicali, cinematografici o altre forme di intrattenimento”.
 
“Abbiamo previsto - ha proseguito l’assessore - campagne informative e un sistema di formazione dei lavoratori e dei tecnici responsabili della progettazione di lavori in quota, oltre che la stesura obbligatoria di un elaborato tecnico sui lavori ed un attento monitoraggio informatico e telematico; si apre una fase nuova per la salvaguardia dell’incolumità fisica dei lavoratori e di tutti coloro che lavorano in quota”.

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