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"Studi tecnici e di design al Sud, altri 90 milioni per il Bando Macchinari"

fonte www.edilportale.com / Eventi e Appuntamenti

18/02/2014 - Il Bando Macchinari per gli investimenti innovativi nelle regioni del Sud si arricchisce, aggiungendo 90 milioni di euro ai 150 già programmati. Per accedere alle risorse, bisognerà però dimostrare la sostenibilità ambientale degli interventi per cui si richiede il finanziamento.

Le novità sono contenute nel Decreto Direttoriale 7 febbraio 2014, con cui il Ministero dello Sviluppo Economico ha integrato le procedure del DM 20 novembre 2013 per accedere ai finanziamenti stanziati col DM 29 luglio 2013.
 
In cosa consiste l’incentivo
Il Bando da 150 milioni è finalizzato a rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle aree delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
 
I 90 milioni stanziati successivamente devono finanziare interventi proposti dalle imprese situate nei Siti di Interesse Nazionale (SIN) ricadenti nelle regioni dell’obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
 
Le proposte devono prevedere spese ammissibili comprese tra 200 mila e 3 milioni di euro. L’aiuto consiste nella sovvenzione rimborsabile per una percentuale nominale delle spese ammissibili complessive pari al 75%.

Chi può presentare la richiesta
Per partecipare, le imprese devono essere costituite da almeno due anni e iscritte nel Registro delle imprese. Le imprese di servizi devono essere costituite sotto forma di società, essere in regola da punto di vista legale, fiscale e della sicurezza sul lavoro.
 
I programmi ammissibili devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi, cioè l’acquisizione di immobilizzazioni materiali e immateriali tecnologicamente avanzate in grado di aumentare il livello di efficienza o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica oggetto del programma di investimento.
Con l’approvazione del Decreto 7 febbraio 2013, oltre a questi requisiti bisognerà dimostrare la sostenibilità ambientale dell’intervento.

I programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche: attività manifatturiere, produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore, attività di servizi.
 
In quest’ultima categoria rientrano, tra gli altri:
- attività degli studi di architettura, ingegneria e altri studi tecnici;
- design e styling relativo a tessili, mobili e altri beni per la casa;
- attività dei disegnatori tecnici;
- attività dei disegnatori grafici di pagine web;
- consulenza in materia di sicurezza;
- produzione di software, consulenza informatica;
- attività di consulenza gestionale.


Come fare domanda
In base a quanto deciso con il decreto del 20 novembre 2013, le domande e la documentazione indicata devono essere firmate digitalmente ed inviate dalle 10.00 del 27 febbraio 2014.
 
Col nuovo decreto 7 febbraio 2014 è stato deciso che, entro quindici giorni dalla presentazione della domanda di agevolazione, le imprese devono inviare all’indirizzo di posta elettronica certificata dps.iai.div5@pec.sviluppoeconomico.gov.it il modulo aggiuntivo riportato nell’Allegato 1 del decreto direttoriale e la relazione tecnica contenente le informazioni sui miglioramenti ambientali conseguibili grazie agli investimenti.
 
Il termine finale delle presentazione delle domande sarà disposto con un decreto successivo.
 
Criteri di assegnazione delle risorse
I provvedimenti di concessione delle agevolazioni devono essere adottati entro il 30 giugno 2014 dopo una istruttoria sulle domande presentate.
 
In caso di esaurimento delle risorse prima del termine finale di presentazione delle domande, viene disposta la chiusura dello sportello. Le domande presentate il giorno della chiusura saranno inserite in una graduatoria ad hoc, in grado di favorire l’impresa che presenta le migliori capacità finanziarie. Si tratta di una modifica predisposta col DM 4 dicembre 2013 ai criteri iniziali, in base ai quali le domande inoltrate l'ultimo giorno utile dovevano essere ammesse alle agevolazioni in misura parziale, commisurata ai rispettivi costi agevolabili.

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