Logo di PrevenzioneSicurezza.com
Sabato, 20 Aprile 2024
News

"Prestazioni energetiche edifici, a breve i nuovi metodi di calcolo"

fonte www.edilportale.com / Risparmio energetico

04/02/2015 - Nella riunione tecnica del 28 gennaio scorso, le Regioni hanno esaminato il Decreto ( Bozza di dicembre 2014) che definisce le nuove metodologie di calcolo e i nuovi requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici.

La maggior parte delle richieste formulate dalle Regioni è stata ritenuta accoglibile dal Ministero dello Sviluppo economico, che tuttavia si è riservato di verificarle attentamente.
 
Si tratta perlopiù di riformulazioni del testo per renderlo più chiaro ed esente da fraintendimenti, di aggiunte di riferimenti normativi e di richieste volte a definire più nel dettaglio impianti e sistemi tecnologici.
 
Solo nel caso della trasmittanza termica dei diversi elementi che compongono l’involucro edilizio, le Regioni chiedono di posticipare dal 1° luglio 2015 al 1° gennaio 2016 l’entrata in vigore di valori più restrittivi, per dare a progettisti e imprese il tempo necessario per adeguarsi, e di prevedere requisiti minimi almeno pari aa quelli richiesti per usufruire della detrazione fiscale del 65%.
 
Ricordiamo che il nuovo decreto sarà il primo dei provvedimenti attuativi del DL 63/2013, convertito nella Legge 90/2013, che ha aggiornato il Dlgs 192/2005, in recepimento della Direttiva Edifici a Energia Quasi Zero ( 2010/31/UE).
 
Nello specifico, costituirà l’aggiornamento del Dpr 59/2009 che oggi definisce le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici, in attuazione dell’articolo 4, comma 1, del Dlgs 192/2005.

Leggi tutti i contenuti del nuovo decreto 
 
Dopo il via libera delle Regioni, il testo tornerà negli uffici del Ministero per la stesura definitiva.

Segnala questa news ad un amico

Questa news è stata letta 832 volte.

Pubblicità

© 2005-2024 PrevenzioneSicurezza.com. Tutti i diritti sono riservati.

Realizzato da Michele Filannino