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"APAT: 54 i siti contaminati pericolosi in Italia"

fonte ansa.it / Ambiente

24/05/2007 - (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Sono 54 i siti contaminati presenti sul territorio nazionale, nessuna Regione esclusa. Maglia nera e' la Lombardia, con sette siti, seguita da Piemonte, Toscana e Campania con cinque. Tra i piu' rilevanti rimangono Porto Marghera a Venezia e Bagnoli a Napoli. E' questo il quadro emerso oggi nel corso del seminario organizzato dall'Agenzia protezione Ambiente e Servizi tecnici (Apat), dove si e' rilevato come la maggior parte di questi siti sia costituito da agglomerati industriali, mentre si registra anche la presenza di siti abusivi e illegali. Le contaminazioni piu' diffuse sono quelle prodotte da composti organici, metalli pesanti e amianto, sostanze che, se non adeguatamente gestite, possono inquinare suolo, sottosuolo e acque sotterranee, un rischio elevato per salute umana ed ecosistemi. Al seminario dell'Apat e' stato presentato agli addetti ai lavori il ''Manuale per le indagini ambientali nei siti contaminati''. Una sorta di vademecum utile agli operatori impegnati nelle attivita' di bonifica con illustrazioni, diagrammi, tabelle e fotografie, da consultare per affrontare gli aspetti teorici e pratici nella gestione dei siti contaminati. ''Spesso, erroneamente, si ritiene che le attivita' descritte nel manuale siano semplicemente introduttive alla bonifica di un sito - ha spiegato Leonello Serva, direttore del dipartimento Difesa del suolo dell'Apat - mentre in realta' costituiscono il primo e basilare tassello per lo sviluppo del modello concettuale e dell'iter progettuale di bonifica''. Il volume propone un approccio piu' pratico al delicato tema dei siti contaminati attraverso l'illustrazione delle metodologie di indagine utilizzate per determinare le caratteristiche delle matrici ambientali, in particolare riguardo per suolo, sottosuolo e acque sotterranee. ''Mi piace sottolineare - ha affermato il Commissario Straordinario dell'Apat, Giancarlo Viglione - come la pubblicazione, rivolgendosi a tutti gli enti e professionalita' coinvolti nel tema dei siti contaminati, favorisca la diffusione dell'informazione in campo ambientale, mettendo in pratica un altro dei principali compiti istituzionali dell'Agenzia''.

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