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"Piano Casa Molise prorogato fino a dicembre 2017"

fonte www.edilportale.com / Edilizia

05/05/2015 - E’ stato prorogato fino al 31 dicembre 2017 il  Piano Casa del Molise che mira al recupero del patrimonio edilizio esistente e al rilancio del settore edile. La nuova legge regionale prevede ampliamenti premiali per chi opera degli interventi di riqualificazione energetica e/o di adeguamento antisismico. Inoltre agevola la demolizione e ricostruzione di case situate in aree a rischio frana.
 

I bonus ampliamenti previsti dal nuovo piano casa
La legge consente, anche in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali, un ampliamento del 20% del volume per gli edifici esistenti e in costruzione, che alla data del 31 dicembre 2014 abbiano completato le strutture portanti.
 
L’ampliamento raggiunge il 30% del volume, nel caso di edifici residenziali, e 30% della superficie coperta, nel caso di altra destinazione, se l’edificio subisce un miglioramento energetico, passando dalla classe C a una superiore.
 
E’ prevista un’ulteriore premialità del 10% se gli interventi prevedono l’uso di materiali locali tradizionali, certificato dal progettista, e se prevedono interventi di miglioramento sismico.
 
L’ampliamento può essere realizzato in sopraelevazione, contiguità o all’interno di un diverso lotto, anche se assoggettato dallo strumento urbanistico ad una differente zona, purché adiacente a quello da ampliare. La realizzazione sul lotto adiacente però non può essere realizzata nel caso in cui la destinazione del lotto sia agricola o vi sia un vincolo di in edificabilità assoluta.
 

Interventi per edifici nei centri storici o in aree a rischio idraulico
Al fine di rigenerare il patrimonio edilizio esistente è consentito l’ampliamento nei centri storici fino al 10% del volume esistente, anche in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali, se ciò ha lo scopo di migliorare la vivibilità e/o l’efficienza energetica dell’appartamento o l’intervento prevede l’eliminazione delle barriere architettoniche.
 
Per edifici ricadenti nelle aree ad elevato rischio idraulico o di frana è consentita l’integrale demolizione e ricostruzione in zone non pericolose, anche in deroga agli strumenti urbanistici, con incremento volumetrico del 100%, purché il trasferimento di cubatura sia regolato con atto pubblico trascritto e avvenga tra zone omogenee compatibili con la destinazione d’uso dell’immobile da realizzare.

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