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"Trabattelli: classificazione, manutenzione e risposte ai quesiti"
fonte www.puntosicuro.it / Sicurezza Macchine ed Attrezzature
24/08/2015 - Per accrescere il livello di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili durante l’utilizzo dei
trabattelli, attrezzature di lavoro utilizzate frequentemente nelle attività edili, torniamo a sfogliare il
quaderno tecnico “ Trabattelli” del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’Inail.
Del documento, curato da Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria
Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo
Ratti e Calogero Vitale (DIT), abbiamo già presentato in un precedente articolo le indicazioni per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio dei trabattelli.
Tuttavia per una scelta e utilizzo corretti dell’attrezzatura è importante conoscere anche la
classificazione di queste attrezzature.
La
norma UNI EN 1004: 2005 non solo “classifica i trabattelli in base
alle classi di carico e al tipo di accesso agli impalcati”, ma individua “l’altezza
massima dei trabattelli in riferimento alle condizioni di utilizzo”:
-
classificazione in base alle classi di carico: i trabattelli
vengono divisi in due classi di carico, dove la classe di carico “indica
l’entità del carico uniformemente distribuito da applicare sull’ultimo
impalcato del trabattello ai fini delle verifiche di progetto”;
-
classificazione in base al tipo di accesso agli impalcati: sono
previste quattro opzioni di accesso all’ impalcato
del trabattello (accesso tipo A: scala a rampa; accesso tipo B: scala a
gradini; accesso tipo C: scala a pioli inclinata; accesso tipo D: scala a pioli
verticale). E il fabbricante “può fornire una o più opzioni di accesso per uno
stesso trabattello e darne indicazione nella marcatura”.
-
classificazione in base alle condizioni di utilizzo: la norma prevede
per i trabattelli due condizioni di utilizzo. Può essere utilizzato
all’esterno, ovvero con presenza di
vento (l’altezza massima del
trabattello non può superare gli 8 m) e può essere utilizzato all’interno,
ovvero con assenza di vento (l’altezza massima del trabattello non può superare
i 12 m). Si segnala poi che “il trabattello conforme alla UNI EN 1004:2005 non
può avere altezza inferiore a 2,5 m”.
Dopo aver affrontato il tema
della
marcatura (il fabbricante deve
apporre sul trabattello una targhetta, in modo che sia visibile da terra, che
riporti: il nome del fabbricante, il numero della norma di riferimento, la
classe di carico, l’altezza massima all’esterno/all’interno, il tipo di
accesso) e presentato le indicazioni relative all’uso e al montaggio del
trabattello, il documento si sofferma anche sulla
manutenzione.
A questo proposito si indica che
il
manuale di istruzioni “deve
contenere le informazioni relative alle verifiche da effettuare sui componenti,
alle modalità di movimentazione, trasporto e immagazzinaggio, ai criteri per la
valutazione del danno e alle procedure da seguire per gli elementi danneggiati
(sostituzione o riparazione)”. Senza dimenticare che il controllo e la manutenzione
del trabattello “devono essere eseguiti da parte di personale
qualificato”.
In particolare per i
componenti metallici occorre
effettuare:
- “la verifica dello stato
superficiale;
- la verifica dell’usura;
- la verifica dei danni dovuti
alla corrosione;
- la verifica dello stato delle
saldature;
- la verifica dello stato delle
parti mobili;
- la verifica dello stato di
viti, perni, dadi, bulloni e rivetti;
- la verifica del periodo di
servizio”.
Mentre per i
componenti in legno occorre effettuare:
- “la verifica sulla presenza di
tagli;
- la verifica sulla presenza di
abrasioni;
- la verifica dell’usura;
- la verifica dei danni dovuti al
calore e a sostanze aggressive (acidi, solventi);
- la verifica del deterioramento
dovuto ai raggi del sole”.
Chiudiamo questa presentazione
con una raccolta di alcune delle risposte alle
FAQ (
frequently asked
questions) contenute nel documento Inail sul tema
dei trabattelli:
D.
Un trabattello deve essere marcato CE?
R. No, in quanto non esiste una
direttiva di prodotto.
D.
Un trabattello conforme alla norma tecnica UNI EN 1004 lo è anche al
D.Lgs.81/08 e s.m.i.?
R. No, a meno che, oltre ad
essere stato costruito conformemente alla norma tecnica UNI EN 1004, risponda
al D.Lgs 81/08 e s.m.i.
D.
Un trabattello può essere realizzato in cantiere con elementi di
ponteggio a cui vengono applicate delle ruote alla base?
R. No.
D.
Un trabattello deve essere ancorato?
R. Un trabattello deve essere
ancorato alla costruzione almeno ogni due piani; è ammessa deroga a tale
obbligo per i trabattelli conformi all’Allegato XXIII del D.Lgs 81/08 e s.m.i.
D.
La sicurezza strutturale del trabattello da quali fattori dipende?
R. Dall’utilizzo conforme al
manuale di istruzioni, dalla corretta manutenzione degli elementi costituenti,
dalla frequenza di utilizzo, dal numero dei montaggi e degli smontaggi, dal
corretto stoccaggio dei componenti, dall’ambiente di lavoro e dallo stato di
conservazione.
D.
Quali sono gli elementi fondamentali ai fini della stabilità del
trabattello?
R. Le dimensioni della base, gli
stabilizzatori, le zavorre, il puntone a parete, le ruote.
D.
Un trabattello deve poggiare sempre sulle ruote?
R. Sì. In caso contrario è
considerato ponteggio.
D.
Nell’uso del trabattello è indispensabile fissare gli stabilizzatori?
R. Quando previsto dalle indicazioni
del fabbricante.
D.
In caso manchi o sia insufficiente il sistema di bloccaggio delle ruote
è possibile usare il trabattello?
R. No.
D.
È possibile utilizzare tavole da cassero per l’intavolato del
trabattello?
R. No.
D.
Per salire e scendere dal trabattello cosa è necessario utilizzare?
R. Il sistema di accesso previsto
dal costruttore.
D.
Quando è necessario spostare il trabattello, cosa si deve fare?
R. Far scendere le persone e
togliere il materiale di lavoro.
D.
Cosa si intende per torre mobile di accesso e di lavoro secondo la UNI
EN 1004:2005?
R. Per accesso si intende quello
al trabattello e non a un’altra struttura. Il trabattello UNI EN 1004:2005 non
può essere utilizzato come struttura di accesso ad altra opera ma solo come
attrezzatura di lavoro.
D.
È possibile costruire e impiegare un trabattello che permetta l’accesso
alla copertura o a altre parti di un edificio?
R. Sì, purché possegga i
requisiti di resistenza e stabilità necessari e garantisca l’eliminazione del rischio
di caduta dall’alto. Il trabattello deve essere destinato dal fabbricante a
tale scopo e il manuale d’istruzioni deve contenere la procedura di accesso in
sicurezza. Il datore di lavoro, prima dell’utilizzo, deve integrare il manuale
d’istruzioni redigendo un Pi.M.U.S. per la specifica applicazione.
D.
Gli apparecchi di sollevamento possono essere fissati ai montanti del
trabattello?
R. Sì, purché previsti dal
fabbricante nel manuale di istruzioni.
D.
In che modo può operare il datore di lavoro secondo il D.Lgs 81/08
riguardo il montaggio di un trabattello?
R. Il datore di lavoro deve
seguire le istruzioni fornite dal fabbricante e riportate nel Pi.M.U.S..
D.
Prima del montaggio di un trabattello il datore di lavoro deve redigere
il Pi.M.U.S?
R. Si. È sufficiente il semplice
riferimento alle istruzioni obbligatorie fornite dal fabbricante, eventualmente
completate da informazioni relative alla specifica realizzazione.
D.
I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei
trabattelli devono avere particolari requisiti?
R. Devono essere allo scopo
incaricati dal datore di lavoro che abbia provveduto a fornire loro
un’informazione, formazione e addestramento adeguati.
D.
I lavoratori addetti al montaggio, smontaggio o trasformazione dei
trabattelli devono seguire dei corsi specifici?
R. Si. Tali corsi devono avvenire
in orario di lavoro e non possono comportare oneri economici per i lavoratori.
I contenuti minimi di tali corsi sono indicati nel secondo e quarto punto del
modulo pratico del corso ponteggi nell’Accordo Stato, Regioni e province autonome
sui corsi di formazione per lavoratori addetti a lavori in quota (vedi Allegato
XXI del D.Lgs 81/08 e s.m.i.). Il lavoratore deve seguire corsi di
aggiornamento specifici ogni 4 anni.
Inail, Dipartimento innovazioni
tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Trabattelli”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o
mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide
Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale
(DIT), edizione 2015 (formato PDF, 10.48 MB).
Vai all’area riservata agli
abbonati dedicata a “ I trabattelli nei cantieri temporanei o mobili”.
RTM
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