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"L’esposizione a polvere di legno e i tumori ai polmoni"
fonte www.puntosicuro.it / Salute
28/01/2016 -
Il Centro regionale di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte ( DoRS) presenta sul suo sito interessanti approfondimenti che permettono di aumentare l’informazione su alcuni fattori di rischio molto
diffusi nei luoghi di lavoro. Il documento che presentiamo oggi, a cura
di Luisella Girardi (DoRS) si sofferma sul tema dell’esposizione a polvere di legno, sui rischi cancerogeni e sull’associazione tra esposizione e insorgenza di tumore al polmone.
Polvere di legno e tumore al polmone
Luisella Gilardi, DoRS
Da sapere
La polvere di legno è stata classificata nel 1995
dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeno
certo per l’uomo (1); successivamente nel 2012 è stata rivalutata: sono stati
identificati come organi bersaglio dell’azione cancerogena le cavità nasali, i
seni paranasali e il nasofaringe (2).
Può derivare dai legni duri (latifoglie) e dai legni teneri
(conifere), la pericolosità maggiore è a carico della polvere dei legni duri
anche se la classificazione non distingue tra i due tipi di polveri.
Entrambi sono costituiti da percentuali variabili di
cellulosa, lignina presente soprattutto nei legni più vecchi e da centinaia di
altri composti chimici che si dividono in organici ed inorganici. La frazione
organica è diversa nei due tipi di legno: quella dei legni duri è più ricca di
sostanze polari come tannini, chinoni e flavonoidi, mentre le sostanze presenti
in concentrazioni maggiori negli estratti delle conifere sono generalmente
composti apolari (terpeni, cere, lignani e stilbeni).
L’azione cancerogena è prevalentemente un’azione meccanica
di natura irritativa, la maggior parte delle particelle si depositano nelle
cavità nasali, alcune di piccole dimensioni dell’ordine di 1 nm raggiungono per
diffusione il nasofaringe.
Ma alcune particelle sono in grado di raggiungere il tratto
tracheo-bronchiale e gli alveoli causando un processo infiammatorio.

Fino ad ora la IARC, non ha trovato evidenze sufficienti per
attribuire come organo bersaglio anche il polmone; questo perché gli studi
spesso non hanno informazioni sull’abitudine al fumo dei lavoratori, quasi
sempre non distinguono tra le esposizioni a legni duri e teneri e i metodi di
campionamento delle polveri sono ancora molto diversi.
La revisione di
Hancock (3)
Hancock et al hanno realizzato una revisione sistematica con
meta-analisi per valutare l’associazione tra l’esposizione a polvere di legno e
l’insorgenza di tumore polmonare. Per la
ricerca sono state consultate tutte le banche dati più importanti tra cui una
specifica di letteratura cinese.
Risultati
Sono stati identificati 85 studi, realizzati nel periodo
compreso tra gli anni 50 e il 2014.
Una prima meta-analisi ha combinato i risultati di 38 studi
che hanno valutato l’esposizione alla polvere di legno e l’insorgenza del
tumore. E’ stato riscontrato un eccesso di rischio statisticamente significato
(RR 1.25, 95% CI 1.11 a 1.41).
Ulteriori valutazioni hanno permesso di distinguere tra
l’esposizione ai due diversi tipi di legname, a questo scopo sono state
effettuate due meta-analisi per sottogruppi: nel primo sono stati inclusi tutti
gli studi realizzati in paesi non del nord Europa dove si usano entrambi i tipi
di legno, il secondo ha compreso i paesi del Nord Europa dove si usa quasi
esclusivamente legno tenero. I risultati hanno mostrato che in questi ultimi
non si riscontra alcun eccesso di rischio per il tumore polmonare, anzi si osserva
un effetto protettivo (RR 0.63 95% CI 0.39 a 0.99).
Un’ulteriore meta-analisi è stata realizzata su 59 studi che
hanno valutato l’associazione tra l’occupazione correlata all’esposizione a
polvere di legno e l’insorgenza di tumore al polmone. Anche in questo caso si
risconta un eccesso di rischio significativo (RR 1.15, 95% CI 1.07 to 1.23,
n=59).
Associazione che rimane significativa anche dopo aver
eliminato gli studi che non hanno considerato il confondimento del fumo.
Discussione e
limiti
Gli autori discutono confermando l’esaustività della ricerca
bibliografica e l’assenza di “publication bias” avvalorata anche dal funnel
plot simmetrico. Si interrogano sui risultati riscontrati dalla meta-analisi
degli studi condotti nei paesi del Nord Europa.
Risultati difficili da spiegare che possono essere dovuti
all'esposizione a legni teneri ma anche ad altre cause: genetiche, standard di
sicurezza più elevati, presenza di endotossine da colonizzazione batterica del
legname che, alcuni studi, hanno identificato come protettive per il tumore
polmonare.
Anche la presenza di altre sostanza come asbesto, silice,
formaldeide, solventi, fumi da scarichi diesel possono aver contribuito ad un
incremento del rischio, tuttavia è molto improbabile che siano presenti in
tutte le professioni esaminate.
Conclusioni
La meta-analisi ha dimostrato associazioni significative tra
tumore al polmone e polvere di legno o occupazioni in cui può essere presente
con un rischio maggiore riscontrato negli studi provenienti da paesi non del
Nord Europa. Il rischio ridotto riscontrato nei paesi del Nord Europa sembra
confermare una minore pericolosità del legno tenero.
Bibliografia
1) IARC
Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risk to Humans. Volume 62, 1995
2) IARC
Monographs on the Evaluation of Carcinogenic Risk to Humans. Volume 100, parte
C.
3)
Hancock DG, Langley ME, Chia KL, Woodman RJ, Shanahan EM. Wood dust exposureand
lung cancer risk: a meta-analysis. Occup Environ Med. 2015 Dec;72(12):889-98
Fonte: Dors.it
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