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"Sollevamento carichi: azioni e rischi non accettabili"

fonte www.puntosicuro.it / Rischio Movimentazione dei Carichi

03/02/2016 - Nell'ambito della movimentazione manuale dei carichi sui luoghi di lavoro, esiste, come noto, l'articolo 168, comma 3 che permette di valutare, con criteri standardizzati, se e come i carichi movimentati al lavoro sono congrui, se possono o meno costituire un rischio per la colonna vertebrale in particolare lombo-sacrale e permette di programmare gli interventi di modifica per ridurre il rischio:”Le norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per le finalità del presente articolo e dell’ALLEGATO XXXIII, ove applicabili. Negli altri casi si può fare riferimento alle buone prassi e alle linee guida”.

La metodologia NIOSH a cui si ispirano le norme tecniche permettono di conoscere, quali sono le operazioni che non possono essere effettuate durante il lavoro in quanto, costituiscono un rischio inaccettabile in quanto vi è un'alta probabilità di causare dei danni, nel medio e lungo termine, alla tratto lombo-sacrale della colonna vertebrale.
 
Le seguenti operazioni quindi NON possono, anche come operazione singola,  essere effettuate da un singolo operatore in modalità manuale (senza ausili meccanici):
  • Sollevare manualmente un carico superiore a
25 kg per l'uomo tra i 18 e 45 anni
20 kg per l'uomo per l'uomo di età inferiore a 18 anni o superiore a 45 anni
20 kg per la donna tra i 18 e 45 anni
15 kg per la donna per l'uomo di età inferiore a 18 anni o superiore a 45 anni

E poi, indipendentemente dal peso del carico sollevato:
  • afferrare un carico da un altezza da terra della mani superiore a 175 cm
  • dislocare un carico (distanza verticale di spostamento del peso fra inizio e fine del sollevamento) superiore a 175 cm. Un esempio: afferrare un carico (anche di 1 kg) da un altezza di 175 cm e collocarlo a terra.
  • spostare un carico spostandolo in avanti per un tratto superiore a 63 cm. La misura va effettuata dal punto di mezzo delle caviglie al punto orizzontale in cui viene posato.
  • Una dislocazione angolare superiore a 135°: sollevare quindi un carico e collocarlo in un punto il cui angolo, rispetto al punto di prelievo, è superiore a 135°.
  • Superare una frequenza di 8 azioni al minuto se il compito di sollevamento dura tutte le 8 ore del turno
  • Superare una frequenza di 10 azioni al minuto se il compito di sollevamento dura almeno 2 ore del turno
  • Superare una frequenza di 12 azioni al minuto se il compito di sollevamento dura almeno 1 ora del turno.
 
La metodologia poi permette, in base al peso ed alle modalità di movimentazione, di stabilire l'entità del rischio.
 
Dott. Cristiano Ravalli
 
Fonte: medicocompetente.blogspot.it

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