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"L'italia verso il passaporto dell'olio "

fonte Italia Oggi, A. Grimelli / Normativa

04/04/2009 -
Comunicazioni aggiuntive all'Ispettorato Qualità (Icq), ma soprattutto indicazione di origine dell'olio direttamente sui documenti di trasporto (Ddt) e sui tini di stoccaggio in azienda.Il 1°luglio entrerà in vigore il Regolamento Europeo 182/09 sull'etichettatura d'origine obbligatoria dell'origine dell'olio extra vergine di oliva. L'italia sta predisponendo il decreto attuativo nazionale della norma comunitaria. Il regolamento prevede la designazione dell'origine degli oli extra vergini obbligatoria e tale indicazione dovrà comparire sull'imballaggio o sull'etichetta ad esso acclusa, del nome geografico di uno stato membro, della Comunità, di un paese terzo o, a seconda dei casi, una delle seguenti indicazioni:
miscela di oli di oliva comunitari; miscela di oli di oliva non comunitari; miscela di oli di oliva comunitari e non comunitari.  I punti salienti del decreto:
Riconoscimento presso le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano delle Aziende produttrici di olio extra vergine;
Tenuta di un registro vidimato dall'ICQ e comunicazione annuale all'ICQ, tranne Frantoi che lavorano solo olive raccolte in Italia, e che non olio ottenuto da terzi, non confezionano, nè utilizzano indicazioni facoltative; olivicoltori che vendono olio allo stato sfuso che confezionato da terzi, purchè ottenuto da olive raccolte presso la prpria azienda;
La bozza del decreto prevede altri obblighi per produttori e frantoiani.
 

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