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"Nel 2008 morti bianche in calo dell'8%"

fonte Il Sole 24 ore, D. Ravenna / Sicurezza sul lavoro

10/06/2009 - Nel corso del 2008, sono stati denunciati 1.002 casi di morte sul lavoro nell'industria e nei servizi. È un dato statistico che registra un'attenuazione dell'emergenza: rispetto al 2007, il numero degli infortuni mortali segna una diminuzione che sfiora 1'8%. «La situazione è migliorata, ma non basta, I numeri. in questo caso. Assumono un valore relativo, dal momento che la vita di un uomo ha un valore inestimabile», spiega Samy Gattegno, presidente del Comitato tecnico salute e sicurezza di Confindustria, organismo istituito da Emma Marcegaglia per rilanciare l'impegno del mondo dell'impresa nella tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Gattegno ha illustrato le strategie di Confindustria a una platea di imprenditori a Genova, tappa di una sorta di road show in giro per l'Italia. Strategie che prevedono la messa in campo di una serie di iniziative per sensibilizzare le aziende sul tema della sicurezza. A partire dalle nuove generazioni. A ottobre, in collaborazione con il Museo del Bambino, partirà il progetto Produciamo la sicurezza. una mostra itinerante destinata ai piccoli, di età compresa fra i cinque e i dieci anni, ai quali un'équipe di esperti in psicologia e pedagogia insegnerà i principi della sicurezza attraverso il gioco. A questa iniziativa si affiancherà il progetto Sis (Sviluppo imprese-in sicurezza), che mira a diffondere le esperienze positive in materia, eleggendole a buone prassi da seguire allo scopo di migliorare le condizioni di salute e di sicurezza sui luoghi di lavoro, «Vogliamo far sì - spiega Gattegno - che l'esempio virtuoso delle aziende possa essere divulgato in modo da dar vita a un meccanismo di emulazione da parte delle altre imprese. Confindustria sta facendo pressing sul Governo per correggere il decreto legislativo 81 in discussione alla Camera. «Noi stiamo spingendo - spiega il presidente del Comitato affinché nel testo si badi, soprattutto, alla sostanza. Vanno, quindi, eliminate inutili pastoie burocratiche e le sanzioni devono essere correlate ai casi in cui emergano le responsabilità degli imprenditori».

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