08/06/2009 - Tutela della salute sul lavoro. Tutela della privacy del lavoratore. Su questi due obiettivi in azienda si sviluppano una serie di regole, con una priorità: l'adeguamento alla normativa sulla salute deve avvenire nel rispetto della tutela della riservatezza. Questo principio è desumibile, per via interpretativa, da una lettura incrociata del Dlgs 81/2008 (tutela sulla salute sul lavoro) e del Dlgs 196/2003 (protezione dei dati personali). Il primo provvedimento ha allargato, rispetto al passato, l'ambito dei destinatari tutelati e ha anche esteso, esplicitamente, il bene da proteggere. La salvaguardia aziendale del lavoratore e della lavoratrice (in seguito, per brevità, lavoratore) deve comprendere, infatti, non solo i profili tradizionali della salute (l'integrità psico-fisica), ma anche gli aspetti più nuovi (il benessere) e, persino, quelli non-sanitari (ad esempio, i profili sociali di essa).Questo impone al datore e ai suoi collaboratori un più complesso "debito di sicurezza", di cui fanno parte ora, ad esempio, la prevenzione dello stress correlato al lavoro e una più intensa attività di analisi, monitoraggio e cura nei confronti del lavoratore.

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