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"Due giovani operai folgorati dall’alta tensione."

fonte Corriere della sera, Al. Cap. / Sicurezza sul lavoro

13/10/2009 - ROMA - Per tinteggiare la facciata esterna di una villetta stavano spostando il ponteggio mobile alto 7 metri. Un lavoro banale, di routine: ma la struttura ha urtato il traliccio dell’alta tensione e, una frazione di secondi dopo è partita una scossa terrificante, da 70 mila volt. Sono morti così, - ieri pomeriggio ad Aprilia (Latina), due lavoratori di 28 e 22 anni, un italiano (Alessandro protettore figlio del titolare della ditta) ed Eric, manovale albanese. Accade il giorno dopo il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro: «il fenomeno degli incidenti rimane dolorosissimo, inquietante e inaccettabile per una società che voglia dirsi civile: occorre riflettere su quante vittime potrebbero essere evitate con una efficace azione di prevenzione». Ventiquattro ore dopo la giornata contro. I «lenzuoli bianchi», dunque, il bilancio continua ad aggravarsi. Ai due giovani folgorati ad Aprilia va aggiunto un terzo uomo morto a Messina dopo essere caduto da un ponteggio: Giuseppe Vaccarino, 63 anni, sposato con due figli, stava ristrutturando l’appartamento del genero. E a Chieti operaio di 44 anni in fin di vita, ricoverato con ustioni sull’85% del corpo dopo essere stato investito dallo scoppio di materiale di un razzo luminoso che stava rendendo inerte, assieme ad un suo collega della «Sabina esplodenti». E Intanto a Verona è stato presentato il rapporto Inail 2008 lo scorso anno sono stati 1.120 gli infortuni mortali, su un totale di 875.940 denunciati.

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