Logo di PrevenzioneSicurezza.com
Giovedì, 1 Maggio 2025
News

"Una nuova commissione doc per la salute sul lavoro"

fonte Italia Oggi, Sergio Perticaroli dirigente Ispesl / Sicurezza sul lavoro

16/10/2009 - Proseguendo l'analisi delle potenzialità del nuovo assetto normativo dobbiamo valutare gli strumenti proattivi per una implementazione e gestione della salute e sicurezza aziendale. Positivamente dobbiamo constatare che molti sono gli strumenti proposti, nella disamina analizzeremo solo quello più importante e significativo che di fatto ci permette anche una visione complessiva e quasi puntuale degli altri. Trattasi della «nuova.» commissione consultiva. permanente per la salute e sicurezza sul lavoro che ha una funzione fortemente innovativa e che possiamo evidenziare con lo slogan«da esprimere parere a governo del sistema», infatti le attuali competenze tra l'altro prevedono: esaminare problemi applicativi della norma e formulare proposte migliorative; parere sui piani nazionali di settore per il miglioramento delle condizioni di lavoro, priorità e coordinamento delle attività di vigilanza, garantire lo scambio d'informazioni tra soggetti istituzionali per un'applicazione uniforme della normativa e individuare le priorità di ricerca; definire le attività di promozione, finanziata: verso le pmi per la diffusione delle soluzioni tecnico-organizzative migliorative della salute e della sicurezza, con potenziale riduzione del premio assicurativo Inail; verso le pmi, lavoratori autonomi, stagionali agricoli per progetti formativi necessari a una implementazione della cultura della sicurezza nei soggetti più deboli del sistema; verso le scuole per specifici percorsi interdisciplinari inerenti la cultura prevenzionale negli ambienti di vita e in fieri nei luoghi di lavoro; validare le buone prassi; controllare indirettamente lo sviluppo del Sistema informativo nazionale per la prevenzione (Sinp) attraverso il flusso dei dati necessari per predisporre una relazione sullo stato di applicazione della normativa da inviare alle Commissioni parlamentari preposte e ai presidenti delle regioni; elaborare procedure standardizzate per la valutazione dei rischi anche da interferenza delle lavorazioni e per le problematiche stress-correlate; definire i criteri per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, stabilire le regole per una «patente a punti» nella salute e sicurezza per le imprese edili, da tenere in considerazione negli appalti pubblici e con esclusione dagli stessi quando i punti si azzerano; elaborare criteri per la qualificazione dei formatori; elaborare procedure semplificate per implementare il Sistema di Gestione della sicurezza sul lavoro (Sgsl) nelle pmi. Quanto elencato non solo evidenzia una serie di efficaci strumenti proattivi ma soprattutto propone la commissione come centro di governo univoco, condiviso e complessivo del sistema prevenzione italiano,basta infatti rammentare la espressione dei membri oggi prevista in detta Commissione (dieci ministeriali, dieci regionali, dieci organizzazioni dei datori di lavoro, dieci organizzazioni sindacali dei lavoratori). Tutto questo deve però superare la precedente ingovernabilità della stessa Commissione dovuta al numero eccessivo dei membri, ancora presente e a modalità di lavoro del tutto aleatorie e farraginose.

Segnala questa news ad un amico

Questa news è stata letta 788 volte.

Pubblicità

© 2005-2025 PrevenzioneSicurezza.com. Tutti i diritti sono riservati.

Realizzato da Michele Filannino