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"Influenza, in Puglia ci sono già 18 vittime "
fonte Corriere del Mezzogiorno, Francesco Strippoli / Salute
06/12/2009 -
BARI — Sette morti nell’ultima settimana, tre nella sola giornata di giovedì. I decessi di persone contagiate dal virus dell’influenza A H1N1 hanno subìto un’improvvisa impennata. La contabilità riferisce di 18 morti dall’inizio della pandemia. I casi gravi con ricovero in ospedale sono 66: riguardano pazienti tra 1 e 84 anni. Sei situazioni si sono felicemente risolte con le dimissioni dei ricoverati. Sono i dati diffusi dall’Osservatorio epidemiologico regionale e aggiornati al 4 dicembre. Due degli ultimi decessi giovedì scorso - sono avvenuti nella Rianimazione dell’ospedale San Paolo di Bari: una donna di 34 anni, obesa, e un 48enne, forte fumatore con patologia polmonare. Nella stessa giornata, ad Altamura, è deceduto un uomo di 58anni ammalato di cirrosi epatica. Il giorno prima, due decessi: al Policlinico di Bari è morta una donna di 51 anni, obesa, in trattamento di Ecmo (circolazione extracorporea per ossigenare il sangue); a Foggia un 51enne, con ipertensione. Il primo dicembre è morta al Policlinico una donna di 42 anni, senza alcuna patologia concomitante. Al «Fazzi» di Lecce si è spento il bambino di 2 anni di cui si parlato nei giorni scorsi. Qui c’è da fare una precisazione: gli esami eseguiti nel corso del ricovero hanno appurato che la morte è da attribuire ad un’encefalite non provocata dal virus A (gli esami sui tessuti faranno definitiva chiarezza). Tuttavia il fatto che il bambino sia stato trovato positivo al tampone (il virus era presente nelle vie respiratorie) comporta la necessità di iscrivere il suo caso nell’elenco tenuto dalla Regione. «La nostra lista spiega Cinzia Germinario, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico - riferisce dei decessi di soggetti contagiati dal virus: questo non vuol dire che le morti siano da addebitare all’influenza A H1N1». La pandemia, intanto, sembra aver raggiunto il picco. Nella scorsa settimana (quella conclusasi domenica 29 novembre) sono stati registrati 140mila casi di influenza A: ossia il 35 per mille della popolazione. Nella settimana precedente era stato contagiato il 32 per mille dei pugliesi. «Presumiamo - chiarisce Germinario - che sia stato raggiunto l’acme della curva. Se il dato rimanesse stabile, ci potremmo aspettare un decremento entro la terza settimana di dicembre. Naturalmente non si tratta che di stime e previsioni». «Questo non significa spiega Giuseppe Lonardelli, responsabile regionale per i casi gravi - che non avremo più situazioni critiche». È bene perciò - come raccomanda Germinario - ricorrere alla vaccinazione. Finora hanno fatto ricorso all’immunizzazione 37mila persone e ci sono 100mila dosi pronte (l’obiettivo ottimale sarebbe di vaccinare 900mila persone). Con l’ultima ordinanza del ministero, venerdì scorso, «è stata liberalizzata la somministrazione del vaccino: tutti si possono vaccinare, anche coloro che non appartengono alle categorie a rischio e gli ultra 65enni».
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