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"MORTI BIANCHE: Diciassettenne ustionato a Corato la richiesta di rinvio a giudizio per otto "

fonte Gazzetta del mezzogiorno, Antonello Norscia / Sicurezza sul lavoro

11/12/2009 - TRANI. Tre degli undici imputati per la morte di Giuse ppe Di Vincenzo, deceduto nel cantiere d’ampliamento della sala ricevimenti “Corte Bracco dei Germani”, escono dall’udienza preliminare: gli atti sono stati restituiti al pm Marco d’Ag ostino perché provveda alla citazione diretta a giudizio. A base della decisione di carattere procedurale del gup del TribunaleMaria Grazia Caserta la natura contravvenzionale della contestazione (presunta violazione del DPR n. 380/2001 in materia di lavori edili) mossa a Pasquale Patern o, Antonio Falco ed Alessandro Cosmo, rispettivamente titolare, progettista e direttore dei lavori dell’impresa esecutrice delle opere inerenti le strutture di cemento armato, che avrebbero costruito in zona sismica senza il prescritto deposito del progetto presso il Genio Civile. Stessa sorte della citazione diretta a giudizio toccherà per i coimputati Giovanni Adolfo Sbisà, in qualità di legale rappresentante della Srl Essegi, proprietaria e committente dei lavori di ampliamento della sala ricevimenti; ed Elisabetta Sbisà quale amministratore unico della Ceam Srl, titolare dei cosiddetti titoli abilitativi e responsabile dei lavori. Tuttavia i due Sbisà restano imputati pure dinanzi al gup perché ulteriormente accusati di cooperazione nell’omicidio colposo del 17enne operaio andriese, deceduto all’ospedale “Cardarelli” di Napoli il 21 marzo 2007 a seguito delle gravi ustioni riportate sul cantiere quattro giorni primaNessuno dei residuali 8 imputati ha chiesto di esser giudicato col rito abbreviato. Dinanzi al gup siedono anche Dario Rosito e Luigi Piancone, coordinatori della sicurezza; Vincenzo Perr o n e, legale rappresentante della Snc Idrotermica di Perrone Luigi & C. committente dei lavori idraulici e degli impianti di gas alla Snc Termo In di Andria; Mauro Galentino e Nicola Nannola, soci della datrice di lavoro della vittima “Termo In” (Galentino anche responsabile del servizio di prevenzione e protezione della società) che sarebbe stata una sorta di subappaltratrice dei lavori della Idrotermica Snc; e Saverio Guido, dipendente della “Per rone”, quale coesecutore dei lavori di realizzazione dell’impianto a gas ed in particolare delle operazioni di messa in pressione dell’impianto di adduzione e distribuzione della rete del gas metano.La discussione sulle richieste di rinvio a giudizio è stata rinviata al 5 febbraio: a vario titolo e a seconda delle presunte rispettive responsabilità è contestata anche la violazione di una serie di norme in tema di edilizia e sicurezza sul lavoro. Nell’udienza preliminare si sono costituiti parte civile i genitori ed il fratello della giovane vittima. E proprio su istanza del legale della famiglia Di Vincenzo, il gup Caserta ha autorizzato la citazione di tre persone giuridiche ritenute responsabili civili: l’Essegi Srl e la Ceam Srl e la Srl Perrone Luigi & C. L’inciden - te si verificò il 17 marzo 2007. Di Vincenzo, che non sarebbe stato adeguatamente informato sui rischi del suo lavoro e la cui assunzione avrebbe avuto profili di irregolarità, rimase ustionato dalle fiamme propagatisi da una saldatrice mentre stava lavorando su alcune tubature del gas.

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