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"Inquinamento marino: l'Italia firma la convenzione di Londra"
fonte Redazione Ambiente&Sicurezza sul lavoro / Ambiente
19/02/2010 - L’Italia ha ratificato la Convenzione di Londra, già in vigore dal 21 novembre 2008 che regola la responsabilità civile conseguente all'inquinamento marino causato da residui di carburante utilizzato per la propulsione delle navi.
Con questa convenzione, nota come Bunker oil convention, frutto della negoziazione internazionale presso l'Organizzazione marittima internazionale (Imo, Agenzia specializzata delle nazioni unite) viene colmato un vuoto legislativo nel diritto internazionale, che non prendeva in considerazione l'inquinamento provocato dalla fuoriuscita e dal versamento in mare di petrolio. La convenzione stabilisce le responsabilità degli armatori, il campo di applicazione (ad esempio le navi militari sono escluse), gli obblighi assicurativi (per i proprietari di navi con stazza superiore a 1.000 tonnellate), le modalità di risarcimento dei danni. Prevista la "responsabilità oggettiva del proprietario della nave (cui sono equiparati il noleggiatore, l'armatore e il gestore) per i danni causati dall'inquinamento, salvo che egli fornisca la prova che il danno si sia verificato per cause di forza maggiore o sia stato provocato da azione od omissione intenzionale di un terzo, ovvero dalla negligenza di un'autorità pubblica responsabile della manutenzione dei fari o di altri aiuti alla navigazione". Cos’è? L’IMO L'Organizzazione marittima internazionale, IMO (International Maritime Organization) è un'agenzia autonoma delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione marittima internazionale, promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto marittimo internazionale rendendolo più sicuro ed ordinato. L’Organizzazione è stata fondata con omonima convenzione nel 1948 a Ginevra, ed ha sede nel Regno Unito; realizza un aggiornamento tecnico della legislazione esistente attraverso Convenzioni che disciplinano aspetti legati alla sicurezza e ambientali. Le Convenzioni più famose sono la MARPOL (MARine POLlution) per la prevenzione dell'inquinamento causato dalle navi, la STCW (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers), la Convenzione sulle norme di formazione per la gente di mare.
Con questa convenzione, nota come Bunker oil convention, frutto della negoziazione internazionale presso l'Organizzazione marittima internazionale (Imo, Agenzia specializzata delle nazioni unite) viene colmato un vuoto legislativo nel diritto internazionale, che non prendeva in considerazione l'inquinamento provocato dalla fuoriuscita e dal versamento in mare di petrolio. La convenzione stabilisce le responsabilità degli armatori, il campo di applicazione (ad esempio le navi militari sono escluse), gli obblighi assicurativi (per i proprietari di navi con stazza superiore a 1.000 tonnellate), le modalità di risarcimento dei danni. Prevista la "responsabilità oggettiva del proprietario della nave (cui sono equiparati il noleggiatore, l'armatore e il gestore) per i danni causati dall'inquinamento, salvo che egli fornisca la prova che il danno si sia verificato per cause di forza maggiore o sia stato provocato da azione od omissione intenzionale di un terzo, ovvero dalla negligenza di un'autorità pubblica responsabile della manutenzione dei fari o di altri aiuti alla navigazione". Cos’è? L’IMO L'Organizzazione marittima internazionale, IMO (International Maritime Organization) è un'agenzia autonoma delle Nazioni Unite incaricata di sviluppare i principi e le tecniche della navigazione marittima internazionale, promuovere la progettazione e lo sviluppo del trasporto marittimo internazionale rendendolo più sicuro ed ordinato. L’Organizzazione è stata fondata con omonima convenzione nel 1948 a Ginevra, ed ha sede nel Regno Unito; realizza un aggiornamento tecnico della legislazione esistente attraverso Convenzioni che disciplinano aspetti legati alla sicurezza e ambientali. Le Convenzioni più famose sono la MARPOL (MARine POLlution) per la prevenzione dell'inquinamento causato dalle navi, la STCW (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers), la Convenzione sulle norme di formazione per la gente di mare.
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