23/02/2010 - Roma, 23 feb. - Un importante accordo di collaborazione finalizzato a svolgere un'azione congiunta che favorisca le azioni di prevenzione e contribuisca a diffondere la cultura della salute e della sicurezza nel settore dell'igiene ambientale. Lo hanno firmato il presidente di Federambiente, Daniele Fortini, ed il presidente dell'Inail, Marco Fabio Sartori. Attraverso questo accordo con Inail, Federambiente intende porre ancora una volta la sicurezza sul lavoro al centro dei propri obiettivi, rafforzando l'informazione e la formazione dei lavoratori del settore ambientale sugli eventuali rischi connessi alla complessa attivita' svolta. Le due parti declineranno cosi' piani operativi e azioni che siano in grado di incidere concretamente sui livelli di sicurezza. "Il protocollo di intesa - ha affermato il presidente dell'Inail, Marco Fabio Sartori - rientra nel quadro del piano industriale dell'Inail, affinche' si faccia un ulteriore salto di qualita' nel tema della sicurezza ambientale. Questo e' un settore con una incidentalita' nettamente superiore alla media degli altri settori: negli ultimi cinque anni si e' verificato un aumento del 38% dell'incidentalita' relativa. E' quindi necessario avviare un percorso di questo tipo da adottare con le aziende del settore". "L'accordo - ha aggiunto - prevede infatti un percorso sinergico, un patto leale tra i soggetti, Inail Federambiente e sindacato. L'accordo, di grande rilevanza, dimostra la volonta' dell'Inail di operare in stretta sinergia con le parti sociali, confermando come la diffusione di una autentica cultura della prevenzione sia il volano piu' efficace per il raggiungimento dell'ambizioso obiettivo della tutela integrata dei lavoratori". "Quella che ci offre Inail - ha detto invece Daniele Fortini, presidente di Federambiente - e' una grande opportunita' per sviluppare politiche di prevenzione antinfortunistica in un settore, quello dell'igiene urbana, ultimamente molto esposto al rischio per la salute dei lavoratori". Giancarlo Cremonesi, presidente Confservizi Asstra-Federambiente-Federutility, ha mostrato i tre punti da percorrere: "Sulla sicurezza devono intervenire in primo luogo le parti sociali. poi ci vuole una cultura della sicurezza, che passi da formazione, informazione e prevenzione. Bisogna impegnare risorse e sforzi in questi ambiti, in quanto la repressione non porta a nulla. Per ultimo, sono fondamentali i percorsi incentivanti: bisogna dare alle aziende che raggiungono una minore incidentalita' sul lavoro degli incentivi".

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