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"La gestione dei rifiuti meno funziona e più costa"

fonte Il Sole 24 ore / Ambiente

30/04/2010 - Le più costose? Siracusa (407 euro l'anno), Caserta (393 euro) e Catania (365 euro). Le più economiche? Reggio Calabria (95 euro), Isernia (112 euro) e Matera (125 euro). In alcune città del Belpaese, dunque, la gestione dei rifiuti si paga a peso d'oro, fino al quadruplo rispetto alla città meno cara d'Italia. Ma la cosa ancor più incredibile rilevata dallo studio realizzato dall'Osservatroio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva è che dove la gestione dei rifiuti funziona meno, si paga di più. In linea generale lo studio rileva che, a livello regionale, la media annua più elevata si rileva in Campania (301 euro), mentre la più bassa in Molise con 126 euro. Molte le differenze di rilievo all'interno della stessa regione. In Sicilia, a Trapani (182 euro) e Ragusa (198 euro), la Tarsu (Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani) costa meno della metà di Siracusa (407 euro). Idientica la situazione della Lombardia e della Toscana. La Tarsu milanese (262 euro) supera di 130 euro quella pagata a Cremona (132 euro), mentre a Livorno (308 euro) si pagano 141 euro in più rispetto a Firenze (167 euro). A Roma si pagano 337 euro, 75 euro più di Milano. La raccolta differenziata rappresneta il 28% della produzione totale di rifiuti urbani, ma ancora oggi il 52% di questa finisce in discarica. Ben lontani, dunque, dagli obiettivi posti dalla legge 296/2006 che puntava al 40% entro il 2007, al 50% entro il 2008 e al 60% entro il 2011. In generale nel 2007 in Italia sono state prodotte 32,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, con una media pro capite di 546 chili. "Quel che emerge dall'analisi – sottolinea Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva - è la mancanza di una politica nazionale della gestione dei rifiuti, capace di legare gli elementi di costo ad elementi di qualità del servizio, a tutto vantaggio di chi continua ad operare in assoluta assenza di trasparenza se non proprio nell'illegalità, come peraltro più volte denunciato da Legambiente". La famiglia tipo dell'indagine (tre persone con reddito lordo complessivo di 44.200 euro e una casa di 100 mq) nel 2008 ha sostenuto una spesa di 223 euro per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, c on un incremento del 2,8% rispetto all'anno precedente. Gli increnebti record dell'anno sono stati registrati a Salerno (+ 67,4%), Caltanissetta (+40%), Lecco (+29%), Chieti (+ 25%) e Bewnevento (+ 21,5 per cento). Secondo l'Istat, poi, da gennaio 2000 e marzo 2010 le tariffe rifiuti sono aumentate del 55 per cento. Lo studio segnala anche forti ritardi nell'adozione da parte dei capoluoghi di provincia della Tia (Tariffa d'igiene ambientale) introdotta dal decreto Ronchi nel 1997: solo il 45%, contro il 55% che ha mantenuto la Tarsu.

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