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"Vigilanza sul lavoro, nel 2010 crescono illeciti e sanzioni"

fonte www.inail.it / Sicurezza sul lavoro

21/02/2011 - Aumentano le sanzioni per il lavoro nero nel 2010: sono state 57.186 rispetto alle 45.045 del 2009, con aumento del 27%. In crescita anche gli illeciti in materia di sicurezza sul lavoro: 38.357 nel 2010, il 45% in più rispetto all'anno precedente quando i casi erano 26.404. I dati emergono dalla relazione sull'attività di vigilanza 2010, resa nota questa mattina, a Roma, dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. I controlli sono stati effettuati dal dicastero in collaborazione con Inps, Inail ed Enpals. Grazie all'attività ispettiva del ministero del Lavoro, Inps, Inail ed Enpals sono stati accertati un miliardo e 417 milioni di euro. Ulteriore incremento anche per le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative e penali, che passano a 112.677.786 euro nel 2010, a fronte di 47.841.926 del 2009 (+ 135%). Anche sul fronte dell'adozione dei provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale, si registra un rilevante incremento in quanto, sono stati adottati 7.651 provvedimenti nel 2010 a fronte dei 4.770 del 2009 (+60%). Sostanzialmente stabile rimane, invece, la percentuale dei provvedimenti revocati pari al 79% nel 2010 a fronte del 77% dell'anno precedente. Ottantamila ispezioni mirate solo contro il lavoro nero, "fatte bene". Questo l'obiettivo per il 2011 indicato da Sacconi, in continuità con il modello seguito nel 2010, improntato su ispezioni mirate sulle violazioni sostanziali. Sacconi rivendica l'impostazione della sua direttiva mirata a "sradicare" le violazioni più odiose, assumendo come obiettivo prioritario quello delle violazioni non formali come è stato in passato. In prospettiva ci sono poi due temi che stanno a cuore al ministro. Innanzitutto - nel campo della sicurezza sul lavoro - cercare di risolvere il problema delle ispezioni. "Spero che le nostre attività ispettive possano estendersi alla sicurezza, in attesa della riforma costituzionale", ha affermato in merito. "Mi batterò per riportare al centro le competenze perché in questo ambito l'omogeneità è fondamentale". Infine, Sacconi ha annunciato un attività congiunta col dicastero della Giustizia per istituire una Procura nazionale di esperti che lavori sulle "violazioni di una certe dimensione" nella sicurezza sul lavoro, sul modello della Procura antimafia, ma costituita da esperti del settore, "visto che la materia è tecnica e richiede conoscenze tecnologiche specifiche".

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