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"Sei sostanze chimiche a rischio di ritiro dal mercato UE"

fonte http://ec.europa.eu/ / Ambiente

08/03/2011 - Sei sostanze di estrema criticità verranno proibite nell'arco dei prossimi tre - cinque anni a meno che singole imprese non abbiano ricevuto un'autorizzazione ad usarle. La decisione del 17 febbraio della Commissione fa seguito alla prima fase di registrazione e di notifica delle sostanze chimiche, completatasi con successo (cfr. IP/10/1632, IP/11/2). Sei sostanze di estrema criticità sono state spostate dall'elenco di sostanze candidate all'elenco di sostanze soggette alla procedura di autorizzazione, noto quale allegato XIV, di cui al regolamento REACH dell'UE (regolamento n. 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche). Gli operatori che intendessero vendere o usare tali sostanze dovranno dimostrare che sono state adottate le prescritte misure di sicurezza per controllare adeguatamente i rischi oppure che i vantaggi per l'economia e la società sono maggiori dei rischi eventuali. Laddove vi siano sostanze o tecniche alternative fattibili dovrà essere inoltre presentato uno scadenzario per la sostituzione delle sostanze problematiche. L'obiettivo è assicurare che i rischi derivanti da sostanze ad alta criticità siano adeguatamente controllati e che tali sostanze vengano progressivamente rimpiazzate da alternative accettabili sul piano economico e tecnico. Le prime iscritte nell'allegato XIV sono le seguenti 6 sostanze chimiche: 5-ter-butyl-2,4,6-trinitro-m-xylene (musk xylene), 4,4'-diamminodifenilmetano (MDA), esabromociclododecano (HBCDD), di(2-etilesil) ftalato (DEHP), ftalato benzilico butilico (BBP) e ftalato dibutilico (DBP). Per ciascuna sostanza elencata è fissata una "data di scadenza" che va dal 2014 al 2015. A partire da tale data la sostanza può essere immessa sul mercato o usata soltanto se è stata concessa un'autorizzazione o se è stata presentata una domanda di autorizzazione entro la data ultima fissata a tal fine. Si tratta della data entro la quale chiunque desideri continuare ad usare una sostanza chimica che figura nella lista successivamente alla data di scadenza deve presentare un'apposita domanda. Tali requisiti si applicano indipendentemente dal quantitativo della sostanza immessa sul mercato o usata poiché per la procedura di autorizzazione non sono fissati limiti quantitativi minimi. Alcuni usi delle sostanze, ad esempio quali sostanze intermedie, sono esclusi dall'obbligo di autorizzazione. Le domande di autorizzazione devono essere presentate all'ECHA. Il comitato per la valutazione dei rischi e il comitato socioeconomico dell'ECHA esaminano quindi ciascuna domanda ed esprimono il loro parere alla Commissione europea. La decisione finale è adottata dalla Commissione europea.

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