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"Imparare dagli errori: incidenti nell’uso della trivellatrice"
fonte PuntoSicuro / Sicurezza sul lavoro
20/09/2011 - In attesa di continuare il viaggio di “Imparare dagli errori”
attraverso i rischi professionali nell’uso di calzature inadeguate all’attività
svolta, riprendiamo il tema degli incidenti correlati all’uso di particolari attrezzature e utensili di lavoro.
Dopo
aver affrontato i rischi di diverse attrezzature d’uso
comune,
ci soffermiamo sull’uso di uno strumento di lavoro utilizzato per perforare,
trivellare materiale solido o semi-solido per mezzo di un'elicoide che ruota
sul suo asse: la
trivellatrice.
Le
dinamiche degli incidenti che analizzeremo sono tratte dall’archivio di INFOR.MO. - strumento per l'analisi
qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di
sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi
Il
primo caso è relativo allo
spostamento di una macchina trivellatrice.
Durante
la fase di ampliamento di una strada viene spostata una trivellatrice senza
abbassare la slitta della trivella che urta i cavi dell'alta tensione che
passano a 3 metri sopra la strada.
La
scarica elettrica attraversa il corpo dell'infortunato provocando ustioni di 2°
e 3° grado.
Oltre
al problema della presenza di cavi elettrici
dell’alta tensione,
è da evidenziare l’errore procedurale della guida della macchina trivellatrice
senza abbassare la slitta della trivella.
Il
secondo caso è relativo a lavori
edili di
perforazione delle strutture di
un ponte con trivella.
Un
operaio con un collega stanno eseguendo dei lavori di perforazione delle
strutture di un ponte stradale. Allo scopo sono stati installati dei ponteggi a monte ed a valle
del ponte e la trivellatrice è stata sistemata sul ponteggio a valle
trasversalmente alla direzione dell'asse stradale sovrastante.
Durante
la fase di ultimazione del foro, mentre il collega è addetto alla conduzione
della trivella, il primo operaio si reca sul ponteggio dall'altra parte
del ponte in prossimità del
foro di
uscita della trivella e con la mano appoggiata sulla parete del ponte cerca
di individuare attraverso le eventuali vibrazioni il punto esatto di uscita.
All'improvviso cede l'ultimo diaframma di pietra e l'infortunato viene
investito dai frammenti di pietra.
È
evidente, in questo caso, l’errore di posizionarsi in prossimità del foro di
uscita della trivella.
Il
terzo caso riguarda un incidente
relativo ad attività in prossimità del ciglio del
fronte di una cava di travertino.
Un
operaio sta operando con una trivella per eseguire un foro della profondità di
circa 7 m e del diametro di 10 cm. “Nel foro viene successivamente inserito un
‘filo diamantato’ avente la funzione di
tagliare
un blocco di travertino del fronte di cava. La trivella è costituita da una
‘testa operatrice’ che scorre oleodinamicamente su due colonne cilindriche;
tale insieme è ancorato a terra mediante 4 catene ciascuna collegata alla
macchina con un tirante ed al terreno con un picchetto. La spinta di
perforazione verso il basso garantisce la messa in tensione del sistema di
ancoraggio. L'asta è costituita da una
punta
perforante avvitata ad una serie di prolunghe che vengono inserite di volta
in volta in fase di perforazione in funzione della profondità da raggiungere”.
L’operaio
ha già operato un foro della profondità di 5,70 m, quando “presumibilmente a
causa di un
intasamento della punta
perforante”, alza tutta l'asta fuori dal foro.
La
supposizione è “confortata dalla presenza nella punta dell'asta di uno spesso
strato di fango e dalle affermazioni orali espresse dai colleghi
dell'infortunato in occasione dei sopralluoghi effettuati. L' operazione sopra
descritta, cioè l'aver alzato l'asta completamente dal foro, ha presumibilmente
provocato lo spostamento del baricentro della trivella, con conseguente
spostamento dell'asta verso il fronte di cava”.
L'asta
in questa circostanza ha agito “come una leva nei confronti della trivella e
dei tiranti. La macchina piegandosi in avanti ha esercitato una forte trazione
sulle catene e sui picchetti retrostanti la macchina, provocando altresì il
sollevamento dal terreno di un blocco di
pietra nel quale era fissato un picchetto e la successiva fuoriuscita dalla
loro sede dei due picchetti retrostanti.
A
questo punto l’operaio viene investito dalla macchina o da un colpo di
frusta di una catena fuoriuscita dalla sua sede e cade oltre il fronte di cava,
precipitando per circa 7 metri.
Due
i
fattori determinanti
dell’incidente:
-
il lavoratore ha sollevato le aste della trivella senza smontarle e il loro peso
ha causato la trazione sulle catene che ancoravano la trivella al terreno e il
conseguente rovesciamento della macchina;
-
lavorando sul fronte di cava il lavoratore non ha utilizzato l' imbracatura di
sicurezza.
La prevenzione
Malgrado
le diverse tipologie di trivellatrici e di attività lavorative correlate,
possiamo trovare qualche utile elemento di prevenzione per l’utilizzo in
sicurezza di questa attrezzatura nel manuale operativo “ La sicurezza sul
lavoro nei cantieri stradali”, un manuale realizzato dall’ Inail.
Questi
i
rischi evidenziati dall’analisi dei
pericoli e delle situazioni pericolose durante il lavoro nei cantieri:
-
“contatto con linee elettriche
aeree;
-
urti, colpi, impatti, compressioni;
-
vibrazioni;
-
scivolamenti, cadute a livello;
- rumore;
-
cesoiamento, stritolamento;
-
caduta materiale dall’alto;
-
olii minerali e derivati”.
Queste,
infine, le
misure di prevenzione e
istruzioni consigliate agli operatori che utilizzano una trivellatrice.
Prima dell’uso:
- “verificare l’assenza di linee elettriche
aeree che possano interferire con l’attività della macchina;
-
controllare i percorsi e le aree di manovra approntando gli
eventuali rafforzamenti;
-
stabilizzare efficacemente la macchina;
-
verificare l’efficienza del sistema di aggancio della trivella;
-
verificare l’efficienza delle protezioni del tamburo di sollevamento;
-
segnalare l’area operativa esposta a livello di rumorosità elevata”.
Durante l’uso:
-
“delimitare l’area circostante la trivella;
-
mantenere puliti gli organi di comando da grasso, olio, etc.;
-
segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti o situazioni pericolose”.
Dopo l’uso:
-
“posizionare correttamente la macchina senza lasciare l’utensile in
sospensione;
-
eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al
reimpiego della macchina a motori spenti;
-
nelle operazioni di
manutenzione
attenersi alle indicazioni del libretto”.
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