28/09/2011 - Il 23 settembre scorso la Commissione europea e l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) hanno organizzato a Bruxelles una conferenza per fare il punto sui risultati ottenuti nell'ambito della procedura di registrazione REACH.

L’evento è caduto in un momento cruciale: la procedura di registrazione delle sostanze chimiche è scaglionata su tre scadenze, una già avvenuta, nel 2010 e le prossime nel 2013, e 2018. La registrazione, lo ricordiamo, è essenziale per l’immissione della sostanza nel mercato europeo: l’incontro ha quindi permesso di far tesoro dei risultati ottenuti ad un anno dalla prima scadenza sul funzionamento dell'obbligo di condivisione dei dati, e di indicare le criticità emerse fra gli operatori di settore.
Se a livello europeo si attende la prossima scadenza per completare le procedure di registrazione ed uniformare i dati raccolti in tutta l’UE, la Camera dei Deputati sta nel frattempo preparando due schemi di decreto sull’esportazione e importazione di sostanze chimiche pericolose che prevedano sanzioni in caso di violazione delle norme contenute nel regolamento (CE) n. 689/2008 (Regolamento REACH) e nel regolamento (CE) n. 1272/2008 (Regolamento CLP).

Inoltre, ricordiamo che già in giugno il ministero del Lavoro con circolare aveva chiarito gli effetti che i Regolamenti REACH, CLP e n° 453 possono avere sugli obblighi aziendali in materia di salute, sicurezza ed ambiente ed il conseguente impatto sulla modifica documentale. Conoscere questi effetti è quanto mai importante per individuare strategie mirate alla prevenzione del rischio chimico e verificare la conformità a norma della documentazione ai fini ispettivi.

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